lunedì 31 marzo 2014

Un massacro fisico e spirituale contro Cristo e il Suo Popolo, nel silenzio di chi vede e non parla

Avrei voluto non commentare ed ammiccare un sorriso come tanti altri avranno fatto di fronte ad alcuni servizi passati sulle televisioni Mediaset la settimana scorsa. Ed invece eccomi qua corrucciata a confidare a lei il mio stato d'animo.
Le racconto i fatti. La settimana scorsa durante il TG5 delle 13 nella pagina culturale mi fermai attonita davanti allo schermo:la giornalista presentò con il sorriso sulle labbra un sedicente comico ( non ricordo per la verità il nome) che apriva il suo spettacolo teatrale a Milano. E fin qui non ci sarebbe stato niente di male, se nel corso dell'intervista l'attore o presunto tale tirava fuori battute blasfeme e irriverenti sulla Santa Eucarestia e sulla chiesa. Qualche giorno dopo invece la famosa trasmissione satirica Striscia La Notizia presentava un servizio dove un nuovo comico travestito e truccato da Sua Santità, Papa Francesco, girava come un bischero fra la gente raccontando amenità e stupidaggini. Arriviamo poi su Italia 1 intorno alle 22.00. Un tizio mascherato,  ci ha raccontato come fosse un guru, avvolto in un'aura di mistero, come la Pasqua cristiana festeggiando con conigli e uova di cioccolato non fosse che un derivato di una non meglio identificata religione pagana di origine sumera ( e mi fermo qui per non tirarla in lungo), non riuscendo il poveretto a distiguere l'aspetto commerciale che è stata affibbiato alla Pasqua e al Natale ( per non parlare della Festa dei Morti),  e quello religioso, basato sul racconto evangelico.
Non sto poi a dirle il mal di stomaco che mi è preso quando entrando al mattino in un bar per fare colazione, sentivo alla radio una specie di Santo Rosario storpiato per esaltare il rock e la sua musica. E' evidente ormai che è in corso una campagna distruttiva e denigratoria nei confronti della chiesa e della fede cattolica e quindi di Gesù Cristo. Ma quello che mi colpisce che tutto questo accada sotto gli occhi degli stessi cristiani forse rammolliti e ipnotizzati dalla tv e dai mass media. I musulmani per molto meno lanciano fatwa e gli ebrei si stracciano le vesti per giorni su giornali, radio, tv. I cattolici no. Modernisti, impauriti di essere tacciati di medievali, si aprono all'ecumenismo, al pauperismo, lasciano che i fondamenti del loro credo vengano massacrati, derisi, ironizzati, senza proferire parola. D'altra parte non si sente, se non ogni tanto un mormorio, una parola di rispetto, di stima, di compassione, di solidarietà  per quegli uomini e donne massacrati e torturati nel corpo e nello spirito nel mondo per la loro fede  cristiana dai musulmani e/o da appartenenti a varie sette africane e asiatiche, come accade per esempio in Siria. Resta quindi da chiedersi come possiamo pretendere di sentire delle parole decise proferite in difesa di Gesù Cristo, della Sua chiesa,  degli uomini e donne di buona volontà che costituiscono il Suo popolo, contro il massacro mediatico irrispettoso, trucido, maleodorante che sta accadendo intorno a noi. E mi viene in mente una domanda del Cristo: Quando tornerò troverò ancora Fede in questo mondo?

Lorenza Cordovani

lunedì 26 agosto 2013

L'osservatorio critico: L'islam che obbliga le bambine di 8 anni a sposars...

L'osservatorio critico: L'islam che obbliga le bambine di 8 anni a sposars...: L'islam che obbliga le bambine di 8 anni a sposarsi è una religione che calpesta la dignità umana e la decenza di  Silvana De Mari 1...

Siria, padre Jbeil: rapite 200 cristiane, “saranno stuprate fino alla morte”

Siria, padre Jbeil: rapite 200 cristiane, “saranno stuprate fino alla morte”


siria25 ago –  Cari Amici, vi scrivo con grande rammarico e con il cuore profondamente ferito per l’ondata di violenza provocata dai terroristi mussulmani che trafigge giornalmente la Siria e che ha colpito anche il Libano. Ne è la prova il recente attentato a Beirut, dove con un’autobomba piazzata dai ribelli islamici sono morti più di quaranta civili e altri cinquecento sono stati feriti.
La paura e l’orrore era visibile negli occhi di noi tutti. Tutto ciò si inserisce in quella drammatica spirale di sangue dove centinaia di innocenti ogni giorno perdono la vita. Questa amici carissimi è solo una goccia nell’oceano di violenza che ogni singolo giorno sono costretti a subire i nostri fratelli cristiani.
In Siria, la notte di Ferragosto ad Homs, nel villaggio cristiano di Marmarita dove c’è un santuario dedicato alla Madonna, i terroristi islamici di Jabhat al Nusra, per la sua posizione strategica hanno occupato l’antico castello trasformandolo nel loro nascondiglio e vi hanno consumato un nuovo massacro. Atrocità indescrivibili contro civili innocenti divenuti vittime sacrificali nel vortice della violenza compiuta da “bestie” assetate di sangue, trentacinque cristiani uccisi, non si conta il  numero di feriti, e più di duecento donne (soprattutto ragazze) rapite, letteralmente trascinate e ridotte in schiavitù nel villaggio di Der al Zor, roccaforte dei terroristi di Jabhat al Nusra.
Il destino di ognuna di loro è segnato dalla violenza e dalla crudeltà che subiranno, saranno torturate e stuprate, fino a quando la “morte” le libererà da tanta malvagità. La violenza continua nella città di Damasco dove anche ieri i terroristi islamici hanno bombardato il quartiere cristiano e dato alle fiamme l’ennesima chiesa, attacchi sempre mirati per colpire al “cuore” dei cristiani rimasti nella loro patria a difendere quello che di più sacro ha ogni essere umano il diritto alla propria dignità e a professare liberamente il proprio “credo”.
L’obiettivo è annientare a qualunque costo, i luoghi che da duemila anni sono la “culla” del cristianesimo, e sottomettere tutti alla legge dell’islam, come è già successo in Afghanistan.
Non c’è più un posto sicuro per i nostri fratelli “cristiani”, giorno dopo giorno c’è solo dolore e pianto di mamme disperate a cui uccidono figli e rapiscono figlie, anziani che silenziosamente vivono questo orrore impotenti davanti a tanta crudeltà e devastazione, padri inermi perché non possono difendere le proprie famiglie e dar loro un sicuro rifugio.
Amici, le immagini delle continue atrocità a cui assisto ogni giorno, sono impresse nella mia mente, e il mio cuore è gonfio di angoscia, vi chiedo di unirvi a noi nella fervente e incessante preghiera al cuore Immacolato di Maria, nostra mediatrice presso Dio perché il seme della pace abiti in ogni cuore.
Per questo chiedo ancora il vostro sostegno, avete già fatto tanto, ma vi chiedo di fare ancora di più, abbiamo bisogno di ogni più piccolo aiuto che ognuno di voi ci possa dare, aiuti economici e aiuti materiali, vi prego non lasciate inascoltato il mio grido che è la voce di migliaia di grida strazianti di chi ormai vive solo tra dolore e lacrime e ha perso tutto.
Che il Signore benedica voi e le vostre famiglie.
Vostro fratello in Cristo.
Padre Nader Jbeil  ioamolitalia

mercoledì 31 luglio 2013

CARO SAVIANO, ECCO DOVE RISORGE L’UOMO (PAOLO BORSELLINO LO SAPEVA)

Lo Straniero - Il blog di Antonio Socci



Posted: 30 Jul 2013 04:33 AM PDT

Le favelas brasiliane sono posti fra i più pericolosi. E il Papa si è avventurato da solo dentro le baracche, a Rio de Janeiro, senza particolari protezioni, pronto ad abbracciare tutti, ad ascoltare ciascuno.

Francesco non ha paura degli esseri umani. Guarda tutti con simpatia e compassione, soprattutto i più miseri. La sorella ha riferito che già da cardinale Bergoglio andava da solo nelle favelas a far visita al popolo delle baracche, senza alcuna precauzione. Non gli è mai accaduto niente.
La gente lo accoglieva come avrebbe accolto Gesù. I poveri sanno che Gesù è Dio che si china sulle loro piaghe e piange con loro e li soccorre con potenza.
Con lo stesso cuore Francesco ha parlato ai ragazzi tossicodipendenti (molti dei quali provengono dalle favelas) che sono accolti e curati da tanti uomini di Dio.
Ha ricordato loro che la droga è morte e li porta all’autodistruzione (per questo è inaccettabile la sua liberalizzazione). Poi li ha esortati a scegliere la vita: “Oggi, in questo luogo di lotta” ha detto “vorrei abbracciare ciascuno e ciascuna di voi, voi che siete la carne di Cristo. Abbracciare! Abbiamo tutti bisogno di imparare ad abbracciare (…). Ma abbracciare non è sufficiente. Tendiamo la mano a chi è in difficoltà (…) a chi è caduto e diciamogli: puoi rialzarti… Cari Amici non siete mai soli (…) Guardate con fiducia (…). Vi affido alla Vergine fino al 2017, quando tornerò”.
Lì in Brasile, come in Europa, come in Asia, la Chiesa è la grande misericordiosa, l’abbraccio di madre che si china su tutte le sofferenze degli uomini e li aiuta. Come si fa a non commuoversi, a non partire anzitutto da questo bene presente? Dovrebbero interrogarsi anche gli intellettuali.
Roberto Saviano che pure nelle sue terre di Gomorra ha incontrato questa stessa presenza – rimanendone affascinato – nella persona di don Peppino Diana, ucciso dalla camorra, ha sentito il bisogno di “spiegare” al Papa che si sbaglia e che dovrebbe piuttosto predicare la liberalizzazione della droga.
Ha scritto su twitter: “Il proibizionismo ha già fatto troppi danni, sarebbe importante se anche su questi temi il Papa superasse il dogmatismo della Chiesa”.
E ancora: “Liberalizzare non è un inno al consumo, ma l’unico modo per sottrarre mercato ai narcotrafficanti che difatti sostengono il proibizionismo”.
Ora, Saviano sa bene che la droga in sé è intrinsecamente devastante. Lo sa tanto bene che in una intervista di qualche tempo fa spiegò che non proponeva la liberalizzazione “a cuor leggero”, anzi riconosceva che “sul piano morale, è un’opzione schifosa”, ma a lui sembra l’unica per battere la mafia che si arricchisce sul narcotraffico.
Ma è proprio così? La liberalizzazione è davvero un male minore necessario a battere il male maggiore della mafia, oppure è un male devastante che si andrebbe ad aggiungere alla criminalità?
Dalle comunità terapeutiche – come quelle di don Antonio Mazzi – è arrivato un netto no. Loro dicono che la scorciatoia della liberalizzazione è illusoria e alla fine disastrosa. L’unica via è quella, dura e paziente, della prevenzione e dell’educazione.
Ma la risposta più autorevole sulla mafia è quella di un’autentica autorità: Paolo Borsellino. C’è una perla preziosa, nascosta nel mare magnum di Youtube. E’ la registrazione di un lunghissimo incontro del magistrato palermitano con gli studenti di Bassano del Grappa, il 26 gennaio 1989.
Se si arriva al minuto 59° della videoripresa, si potrà ascoltare la domanda di una ragazza che interroga Borsellino proprio sulla liberalizzazione della droga come mezzo per vincere la mafia.
Ebbene, la sua risposta è un no drastico e motivato: “La legalizzazione degli stupefacenti” spiegò il magistrato (poi ucciso da Cosa nostra) “non può rappresentare un momento per combattere la mafia, anzitutto perché – come mi sembra di aver chiarito – non bisogna stabilire un’equazione assoluta tra mafia e traffico di sostanze stupefacenti”.
La mafia “esisteva prima di tale traffico e continuerà a esistere anche dopo”. Infatti “i primi trafficanti di stupefacenti in Italia non furono i mafiosi. Furono i contrabbandieri di tabacchi lavorati esteri… Fu in un secondo tempo che la mafia, accortasi dell’importanza del business, cooptò dentro di sé questi contrabbandieri… addirittura forse li costringe ad entrare nell’organizzazione mafiosa per impossessarsi di questo traffico”.
Borsellino proseguì: “Oggi è vero che il business più importante della mafia è il traffico delle sostanze stupefacenti e qualcuno ha sostenuto: ‘beh se noi eliminiamo il traffico clandestino e legalizziamo il consumo di droga abbiamo contemporaneamente levato dalle mani alla mafia la possibilità di ottenere tutti questi guadagni illeciti ed essere così potente’. Tuttavia forse non si riflette che la legalizzazione del consumo di droga non elimina affatto il mercato clandestino, anzi avviene che le categorie più deboli e meno protette saranno le prime ad essere investite dal mercato clandestino”.
Fece un esempio: “io non riesco ad immaginarmi una legalizzazione che consenta al minore di entrare in farmacia e andarsi a comprare la sua dose di eroina… Perché una legislazione del genere tra l’altro in Italia alla luce dei nostri principi costituzionali non è possibile. È chiaro quindi che ci sarebbe questa fascia di minori che sarebbe immediatamente investita dal residuo traffico clandestino”.
Non solo. “Resisterebbe poi un ulteriore traffico clandestino che è quello delle droghe micidiali, che per le stesse ragioni lo Stato non potrebbe mai liberalizzare. C’è questa famosa droga che si va diffondendo in America che rischia di uccidere anche alla prima assunzione, che si chiama crack. È chiaro che lo Stato così come non può liberalizzare l’uso di stricnina non potrà legalizzare il commercio del crack e quindi si incrementeranno queste droghe proibite”.
Infine “ci sarà un ulteriore parte del mercato clandestino dovuto a tutti coloro che per qualsiasi ragione non vorranno ricorrere al mercato ufficiale: per non essere schedati, per non essere individuati, per ragioni sociali, eccetera…”.
Dunque cosa accadrebbe?
“Resterebbe una residua fetta di mercato clandestino che diventerebbe estremamente più pericoloso, perché diretto a coloro che per ragioni di età non possono entrare nel mercato ufficiale, quindi alle categorie più deboli e più da proteggere. E verrebbe ad alimentare inoltre le droghe più micidiali, cioè quelle che non potrebbero essere vendute in farmacia non fosse altro perché i farmacisti a buon diritto si rifiuterebbero di vendere. Conseguentemente” spiegò Borsellino “mi sembra che sia da dilettanti di criminologia quello di pensare che liberalizzando il traffico di droga sparirebbe del tutto il traffico clandestino e si leverebbero queste unghia all’artiglio della mafia”.
D’altra parte se “per assurda ipotesi questa liberalizzazione, che già produrrebbe danni enormi di altro genere, potesse levare dalle mani della mafia quest’artiglio, siccome la mafia non è soltanto il traffico delle sostanze stupefacenti, riconvertirebbe immediatamente la sua attività e pesantemente ad altri settori”.
Infatti oggi “stiamo vivendo un momento in cui… sono diminuiti i proventi provenienti dal traffico, perché oggi la mafia che prima raffinava e poi vendeva, non raffina più”.
Ma “è avvenuto che la mafia ha perso di potenza? Quando mai! Si è riversata pesantemente nel campo degli appalti, nel campo dell’edilizia”.
Certo, anche Borsellino era un cattolico convinto e praticante (monsignor Tonini prospettò perfino il processo di beatificazione per lui). Ma il suo argomentare non pare davvero “dogmatismo”. E’ competenza e realismo. E s’incontra con ciò che ha detto a Rio papa Francesco. Lì troviamo la risposta a Saviano.

Antonio Socci

PAPA A LAMPEDUSA: BOLDRINI E KYENGE LO CITANO DISTORCENDO CIO' CHE HA DETTO



PAPA A LAMPEDUSA: BOLDRINI E KYENGE LO CITANO DISTORCENDO CIO' CHE HA DETTO
Ecco perché sono regolarmente ingannati coloro che si formano un giudizio sul Papa con i giornali e le televisioni anziché leggere integralmente i suoi discorsi
di Riccardo Cascioli
"Speriamo che capiscano questo gesto", avrebbe confidato papa Francesco ai suoi collaboratori all'inizio della sua visita a Lampedusa, secondo quanto riportato da alcuni vaticanisti. Frase che esprimerebbe la consapevolezza del rischio fraintendimento che una presenza del Papa nell'isola dei naufraghi avrebbe comportato.
Rischio puntualmente trasformatosi in realtà, visto che spesso e volentieri parole e gesti del papa – ma sarebbe meglio dire di tutti i Papi –vengono ridotti a uso e consumo di chi li riferisce. Figurarsi su un tema come quello dell'immigrazione. Così abbiamo assistito a un balletto indecoroso sulle parole del Papa che, in alcune interpretazioni, avrebbe addirittura inteso dare una spallata alla legge Bossi-Fini.
Come abbiamo già detto ieri, in realtà il Papa ha posto la questione su tutt'altro piano, per cui appare piuttosto patetica la reazione – ad esempio - del presidente della Camera Laura Boldrini, ben contenta di poter affermare che il Papa è d'accordo con lei. Ma chissà se la Boldrini ha ascoltato quel passaggio dell'omelia in cui papa Francesco dice che l'origine della violenza sta nel peccato di Adamo, l'uomo che pretende di essere Dio, l'uomo che cancella Dio dal suo orizzonte. Invece di iscrivere d'ufficio il Papa nel partito di Vendola, la Boldrini farebbe molto meglio a pensare alle sue responsabilità nelle tragedie del mare, come di tutti quelli come lei che in questi anni hanno favorito in tutti i modi l'arrivo di immigrati illegali. Né si capisce come il ministro Cecile Kyenge ne abbia tratto spunto per riaffermare la necessità di garantire la cittadinanza per nascita. L'accoglienza umana, la partecipazione al dolore e alla sofferenza di chi vive certe esperienze, è altra cosa dal garantire l'impossibile, ovvero casa, lavoro e cittadinanza a tutto il mondo che eventualmente decidesse di sbarcare a Lampedusa.
Bisogna ridire con chiarezza che una cosa è l'attenzione alla singola persona (e in questo non sono mai stati ringraziati abbastanza i militari italiani che hanno sempre fatto di tutto per trarre in salvo e accudire gli immigrati in pericolo di vita, anche quando era in vigore la politica dei "respingimenti"); e un'altra sono le politiche migratorie che - nel decidere il numero di immigrati a cui dare la possibilità di risiedere in un Paese - devono tenere conto di tanti fattori diversi che permettano una reale integrazione, oltre che delle norme di diritto internazionale.
E quando il Papa ha fatto riferimento alle scelte socio-economiche che favoriscono migrazioni e tragedie, è assurdo ridurlo a una critica dell'Occidente o della globalizzazione. Dal punto di vista economico la globalizzazione ha portato vantaggi per tutti, anche se il processo non è privo di contraddizioni. Ma soprattutto, per la maggior parte di coloro che approdano sulle coste siciliane le scelte politiche dei paesi occidentali hanno avuto un rilievo marginale, se l'hanno avuto. Prendiamo il caso degli oltre 500 profughi arrivati solo ieri a Lampedusa: arrivano da Pakistan, Nigeria, Eritrea, Somalia. Vale a dire fuggono da povertà e persecuzione provocate dal fondamentalismo islamico o dagli ultimi residui di comunismo africano. E allora, la soluzione non è far arrivare mezza Asia e Africa in Italia, ma adoperarsi perché in quei paesi si creino quelle condizioni politiche ed economiche per cui fuggire non sia più necessario.
Perché – dobbiamo tenerlo sempre a mente – coloro che muoiono in mare cercando di raggiungere le coste italiane non muoiono a causa della mancata accoglienza nostra, ma perché qualcuno ne ha facilitato la partenza dalle coste tunisine o libiche. E se non ci fossero state le nostre motovedette il bialncio sarebbe enormemente più grave.
La reazione alle parole e ai gesti del Papa – in questa come in altre occasioni - pone però un problema di comunicazione che non può essere eluso. La quasi totalità dell'opinione pubblica si forma un giudizio su quanto il papa fa e dice leggendo i giornali o guardando i servizi in tv: sono un'infima minoranza coloro che seguono direttamente i suoi interventi o leggono integralmente i suoi discorsi. Nella fattispecie la stragrande maggioranza degli italiani ha un'idea di cosa ha detto il papa a Lampedusa dalle dichiarazioni della Boldrini o della Kyenge, tanto per fare un esempio. Questo dovrebbe spingere chi in Vaticano si occupa di comunicazione a trovare i modi per trasmettere il reale contenuto del messaggio del papa e, più in generale, del Magistero, non ultimo intervenendo quando ci sono distorsioni così plateali. Purtroppo si ha invece l'impressione,che a volte chi di dovere quasi si compiaccia di certe interpretazioni.
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 10/07/2013

PAPA FRANCESCO APRE AI GAY? CERTO CHE NO! Come sempre, è una bufala: ecco cosa ha detto davvero



PAPA FRANCESCO APRE AI GAY? CERTO CHE NO!
Come sempre, è una bufala: ecco cosa ha detto davvero
da Libero
Papa Francesco ha aperto ai gay nella Chiesa cattolica. E qualcuno parla già di possibile "lassismo" nei confronti delle unioni civili tra omosessuali. Ma è proprio così? Certo, basandosi su alcuni passaggi "scelti" del colloquio tra il Pontefice e i giornalisti sull'aereo che riportava tutti in Italia da Rio De Janeiro parrebbe di sì: "Se uno è gay e cerca il Signore, chi sono io per giudicarlo? Non si devono discriminare o emarginare queste persone, lo dice anche il Catechismo. Il problema per la Chiesa non è la tendenza. Sono fratelli". La maggioranza della stampa online (e sarà così anche martedì mattina, sulle edizioni cartacee), hanno dato peso a questo passaggio. "Tolleranza", "nessuna discriminazione". Abbastanza per far gridare alla rivoluzione. Epperò Bergoglio ha detto altro, pochi secondi dopo: "Quando uno si trova perso così va aiutato, e si deve distinguere se è una persona per bene". Il discorso del Papa, sebbene confidenziale, è più profondo e, soprattutto, tradizionalista. In perfetta linea, cioè con il Catechismo.
Cosa dice il catechismo - E basterebbe leggerlo, il Catechismo della Chiesa cattolica per capire che quello di Sua Santità è anzi un fortissimo richiamo alla dottrina. All'articolo 2357, per esempio, si legge che "gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati" [Congregazione per la Dottrina della Fede, Dich. Persona humana, 8]. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati". La "non approvazione", naturalmente, non impedisce la carità cristiana, la solidarietà, e l'obbligo per il pastore di assistere spiritualmente l'omosessuale. L'articolo successivo sottolinea proprio questo punto: "Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione". Il passaggio chiave, però, è quello contenuto nell'articolo 2359: "Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana". Ecco il senso di quel "quando uno si trova perso così va aiutato". Il Papa distingue tra un'omosessualità "cattiva", quella delle lobby, e un'omosessualità [...] vissuta come una "prova" dal cristiano, alla ricerca del giusto equilibrio spirituale. Da qui a parlare di "aperture" ce ne passa. Figurarsi nominare unioni civili tra gay.

OGNI BAMBINO HA DIRITTO A UN PADRE E UNA MADRE

Da: BastaBugie n.305 del 12 luglio 2013

 Comunicato dell'Arcivescovo di Bologna contro le gravi affermazioni del sindaco su adozioni e matrimoni gay (VIDEO di Jason Evert: Cosa pensa la Chiesa riguardo agli omosessuali.
Di Carlo Caffarra


 Le affermazioni fatte dal Sindaco di Bologna riguardanti il matrimonio e diritto all'adozione per le coppie gay sono di tale gravità, che meritano qualche riflessione. Quanto da lui profetato come ineluttabile destino del Paese a diventare definitivamente civile riconoscendo alle coppie omosessuali il diritto alle nozze e all'adozione è una battuta a braccio che costa poco: tanto non dipende dal Sindaco. Ma ciò non toglie la gravità di tale pubblica presa di posizione da parte di chi rappresenta l'intera città. E dove mettere il cittadino che non per fobia ma con motivate ragioni ritiene matrimonio ciò che è stato definito tale fin dagli albori della civiltà o ritiene non si possa parlare di un diritto ad adottare ma del diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre? Davvero questo cittadino, con la sua cultura e le sue ragioni, è da giudicare incivile e fuori dalla storia, condannato a sentirsi estraneo in casa sua, perché non riesce a stare al passo del sedicente progresso? Naturalmente ci sarà chi, riempiendosi la bocca di laicità dello Stato (che è cosa ben più seria!), ci accuserà di voler imporre una dottrina religiosa. Ma qui non c'entra religione o partito, omofobia o discriminazione: sono i fondamentali di una civiltà estesa quanto il mondo e antica quanto la storia ad essere minati; e forse non ci si accorge dell'enormità della posta in gioco. Affermare che omo ed etero sono coppie equivalenti, che per la società e per i figli non fa differenza, è negare un'evidenza che a doverla spiegare vien da piangere. Siamo giunti a un tale oscuramento della ragione, da pensare che siano le leggi a stabilire la verità delle cose. Ad un tale oscuramento del bene comune da confondere i desideri degli individui coi diritti fondamentali della persona.

Cosa pensa la Chiesa sull'omosessualità..La scelta di vivere santamente..

lunedì 29 luglio 2013

venerdì 19 luglio 2013

A TORINO CRISTIANO COPTO COLPITO CON LE CATENE ALLA TESTA DA ISLAMICI PERCHE' NON FA IL RAMADAN

Di Magdi Cristiano Allam (Da www.ioamolitalia.it)

Sherif Azer, cristiano copto, cittadino italiano, padre di 4 figlie nate in Italia, è stato selvaggiamente colpito alla testa con catene da un gruppo di islamici perché non fa il Ramadan, il digiuno islamico. Azer è stato coordinatore dei rapporti con la Comunità cristiana copta del nostro movimento politico Io amo l'Italia. I cristiani copti in Italia ammontano a circa 40 mila fedeli.
E' successo verso le 17,30 di oggi a Torino, in Corso Brescia angolo Corso Giulio Cesare, nella zona centrale di Porta Palazzo trasformata dagli islamici in un loro ghetto con ben 3 moschee e macellerie e negozi halal, cibo islamicamente corretto.
Dopo averlo intercettato e averlo identificato sia come egiziano di origine sia come cristiano per la croce visibile al petto, un primo gruppo di 4 islamici l'ha fermato chiedendogli in modo provocatorio:
“Fai il Ramadan?”, ovvero osservi il digiuno islamico iniziato l'8 luglio proprio il giorno della visita di Papa Francesco a Lampedusa dove rivolgendosi a dei clandestini musulmani santificò il Ramadan dicendo loro:
“Un pensiero lo rivolgo ai cari immigrati musulmani che oggi, alla sera, stanno iniziando il digiuno di Ramadan, con l’augurio di abbondanti frutti spirituali. La Chiesa vi è vicina nella ricerca di una vita più dignitosa per voi e le vostre famiglie. A voi: o’scià!”
Alla domanda “Fai il Ramadan?”, Azer ha risposto seccamente “No”.
Gli islamici manifestano le loro reali intenzioni ordinandogli:
“Glorifica il profeta Maometto!” (in arabo: “Salli ala al nabi”)
Azer non si fa intimidire e risponde coraggiosamente:
“Io non glorifico il profeta Maometto!”
A quel punto i quattro si sono allontanati per pochi minuti, si sono ripresentati con altri islamici armati di catene, hanno assaltato Azer colpendo ripetutamente alla testa e in tutto il corpo urlando:
“Noi ti ammazziamo cristiano di merda!”
Per fortuna è intervenuta subita la polizia che ha messo in salvo Azer. Mi ha chiamato da un commissariato della Polizia per informarmi dell'aggressione appena subita.
Chiedo al sindaco di Torino Piero Fassino, al presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta e al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota di intervenire subito per condannare il vile attacco a un cittadino italiano cristiano copto nel centro di Torino, per assumere tutti i provvedimenti politici e amministrativi per prevenire il ripetersi di simili attentati di stampo terroristico, per restituire alla legalità e all'italianità la zona centrale di Porta Palazzo che è stata trasformata dagli islamici e dagli immigrati in una zona extraterritoriale dove imperversano l'arbitrio e la sharia, la legge islamica.

Messaggi della Vergine Maria di Anguera fino al 9 luglio 2013

3.845 - 9 luglio 2013 Cari figli, la mancanza di amore alla verità condurrà molti consacrati all’abisso dell’apostasia. Il calvario della Chiesa sarà doloroso. Vi chiedo di essere fedeli e che le vostre vite parlino del Signore più delle vostre parole. Ascoltate la voce del Signore. Lasciate che Egli vi orienti e vi conduca alla santità. Amate la verità. Dio spera molto da voi. Non tiratevi indietro. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per chiamarvi alla conversione. Siate docili e ascoltate i miei appelli. So che avete la libertà, ma vi chiedo di fare in tutto la volontà del Signore. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.844 - 8 luglio2013 Cari figli, voi siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri cuori. Ho bisogno di ciascuno di voi. Il mio Gesù vi ama ed è molto vicino a voi. Non tiratevi indietro. Aprite i vostri cuori all’azione dello Spirito Santo. Accogliete il Vangelo e siate in tutto come Gesù. Dio ha fretta. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Pentitevi, perché il pentimento è il primo passo da fare sul cammino del conversione. Ecco il tempo della grande battaglia. Le armi che vi offro sono: il Santo Rosario, la Sacra Scrittura, la Confessione e l’Eucarestia. Voi siete del Signore. La grazia di Dio è su di voi. Non temete. Nessun male verrà contro di voi se resterete sul cammino che vi ho indicato. Quando sentite il peso delle difficoltà, chiamate Gesù. Egli vi fortificherà e vi condurrà nelle sue braccia. Asciugherà le vostre lacrime e vi darà la grazia della vittoria. Nella grande e finale tribolazione i miei devoti sperimenteranno grande gioia. Coraggio. Io supplicherò il mio Gesù per voi. Rallegratevi. Non siete soli. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.843 - 8 luglio 2013 (trasmesso al mattino) Cari figli, il mio Gesù è con voi. Credete fermamente nel suo potere e tutto finirà bene per voi. Vi chiedo di vivere lontani dal peccato. Siete del Signore. Non permettete che il demonio vi allontani dal cammino della salvezza. Vivete nel tempo peggiore di quello del diluvio. Ecco, sono arrivati i tempi da me predetti. Tornate in fretta. Non rimandate a domani quello che dovete fare. Tribolazione e morte saranno presenti nella Chiesa del mio Gesù. Soffro per quello che vi aspetta. Inginocchiatevi in preghiera. Non voglio obbligarvi, ma date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Amate la verità. Non dimenticate: in tutto, Dio al primo posto. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.842 - 6 luglio 2013 Cari figli, abbiate coraggio, fede e speranza. Il domani sarà migliore. Confidate pienamente nel potere di Dio e non sarete mai sconfitti. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per aiutarvi. Ascoltatemi. Non tiratevi indietro. Conosco le vostre necessità e supplicherò il mio Gesù per voi. Voi state nel mondo, ma non dimenticate: la vostra meta è il Cielo. Inginocchiatevi in preghiera. Vivete nel tempo delle grandi tribolazioni spirituali, ma il Signore cammina al vostro fianco, anche se non lo vedete. Aprite i vostri cuori alla Sua chiamata. Quando vi sentite deboli, cercate forza nelle parole del mio Gesù e nell’Eucarestia. Quando tutto sembrerà perduto sorgerà per voi una grande gioia. Il Signore ha preparato per voi quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato porterà la pace definitiva all’umanità. Gli uomini vivranno felici. Sarà questo il tempo del compimento delle promesse del Signore. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.841 - 2 luglio 2013 Cari figli, vi amo. Siate docili alla mia chiamata. Sono venuta dal cielo per portarvi al cielo. Non vivete nel peccato. Appartenete al Signore ed Egli si aspetta molto da voi. Accogliete il Vangelo del mio Gesù. Non permettete che le cose del mondo vi allontanino dal cammino della salvezza. Aprite i vostri cuori a mio Figlio Gesù. In Lui è la vostra vera salvezza. Camminate nella speranza. Il Signore ha tutto sotto controllo. Gli uomini camminano verso l’autodistruzione che hanno preparato con le proprie mani. Sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Avrete ancora lunghi anni di dolorose prove, ma alla fine ci sarà la vittoria di Dio. Per i fedeli sarà tempo di gioia. La terra passerà per una grande trasformazione e tutti vivranno felici. Inginocchiatevi in preghiera. Dopo il dolore verrà la vittoria. Il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato vi porterà quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.840 - 1 luglio 2013 Cari figli, non c’è vittoria senza croce. Dopo tutta la tribolazione il Signore asciugherà le vostre lacrime e vedrete la mano potente di Dio agire. Il mio Gesù vi conosce e sa di tutte le vostre necessità. Supplicherò il mio Gesù per voi. Non perdetevi d’animo. Rallegratevi, perché i vostri nomi sono già scritti in cielo. Ricolmatevi dell’amore di Dio. Amate sempre, perché l’amore è più forte della morte e più potente del peccato. Non siate afflitti. Inginocchiatevi in preghiera. Niente è perduto. Il domani sarà migliore per gli uomini e le donne di fede. Camminate verso un futuro di grandi difficoltà spirituali. Un fatto doloroso minaccerà i veri fedeli. Ci sarà grande persecuzione alla Chiesa e pochi resteranno saldi nella verità. Soffro per quello che vi aspetta. Sono vostra Madre e sarò sempre vicino a voi. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.839 - 29 giugno 2013 Cari figli, amate la verità e difendetela. Restate con Gesù e siate fedeli alla sua Chiesa. Il cammino del calvario sarà doloroso per la Chiesa, ma dopo il dolore verrà la gioia. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della vostra fede. Non allontanatevi dal Signore. Egli si aspetta molto da voi. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Ho bisogno del vostro sì sincero e coraggioso. Cercate forza nella preghiera, nell’Eucaristia e nelle parole del mio Gesù. Se vi capita di cadere, calmate i vostri cuori e cercate la Misericordia del mio Gesù attraverso il sacramento della confessione. Siate docili. Ho ancora nobili cose da realizzare. Aiutatemi. In questo momento faccio scendere su di voi una pioggia di grazie. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.838 - 25 giugno 2013 Cari figli, il disprezzo dei sacramenti da parte di molti consacrati condurrà la Chiesa al calvario. Molti tesori della Chiesa saranno gettati via e molti perderanno la fede. Quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Camminate verso Gesù. Solo in Lui troverete forza per il vostro cammino verso il calvario. Gli uomini e le donne di fede piangeranno e si lamenteranno. Inginocchiatevi in preghiera. State attenti ai miei appelli. Se gli uomini vi chiuderanno le porte, aprite i vostri cuori a Gesù. La vostra speranza è in Lui. Egli è il vostro grande amico e non vi abbandonerà mai. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.837 - 24 giugno 2013 Cari figli, camminate verso un futuro di grandi prove spirituali. Gli uomini e le donne di fede porteranno una croce pesante. Il futuro della Chiesa sarà segnato da una grande divisione e una triste dittatura religiosa. Soffro per quello che vi aspetta. Inginocchiatevi in preghiera. Il mio Gesù non vi abbandonerà. Un grande e coraggioso uomo di fede condurrà la Chiesa sul cammino della verità. Coraggioso come Giovanni Battista, disposto al sacrificio. Non tiratevi indietro. La vittoria sarà del Signore e dei suoi eletti. Qualunque cosa accada, amate e difendete la verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.836 - 22 giugno 2013 Cari figli, Pietro incontrerà Giuda sul suo cammino. Pietra su pietra. Vi chiedo di intensificare le vostre preghiere per la Chiesa del mio Gesù. Il fumo del demonio è entrato nella Chiesa e ha accecato molti consacrati. Soffro per quello che vi aspetta. Siate uomini e donne di fede. Non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Abbiate coraggio. Restate nella verità e difendetela. Dopo tutta la tribolazione spirituale verrà la vittoria. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.835 - 18 giugno 2013 Cari figli, assumete il vostro vero ruolo di cristiani e siate in tutto come Gesù. Testimoniate con la vostra vita che appartenete al Signore e che le cose del mondo non sono per voi. Allontanatevi da tutto ciò che paralizza in voi il vero amore di Dio. Non dimenticate: voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Riempitevi di speranza. Il domani sarà migliore per gli uomini e le donne di fede. Sono vostra Madre e voglio aiutarvi. Accogliete i miei appelli, perché voglio condurvi a Colui che è la vostra Via, Verità e Vita. La vostra vittoria è nel Signore. Non perdetevi d’animo. Se vi capita di cadere, chiamate Gesù. Egli è la vostra speranza. In Lui è la vostra vera liberazione e salvezza. Vivete nel tempo della grande battaglia spirituale. Le armi che vi offro per questo combattimento vi porteranno alla grande vittoria. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Dopo tutta la tribolazione il Signore asciugherà le vostre lacrime. Quando tutto sembrerà perduto, ci sarà il trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Quelli che resteranno fedeli fino alla fine saranno salvi. Avanti senza paura. Io vi amo e sarò sempre vicino a voi. Non perdetevi d’animo. Conosco ciascuno di voi per nome e supplicherò il mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.834 - 17 giugno 2013 Cari figli, sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Vivete nel tempo delle grandi tribolazioni ed è arrivato il momento del vostro ritorno al Signore. Non vivete lontani. Il Signore vi attende a braccia aperte. Non tiratevi indietro. Non rimandate a domani quello che dovete fare. State attenti. Inginocchiatevi in preghiera. Camminate verso un futuro doloroso. La guerra tra i fratelli (guerra religiosa) sarà dolorosa e molti perderanno la fede. Soffro per le vostre sofferenze. Quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Ecco i tempi difficili per gli uomini e le donne di fede. Sono vostra Madre e sapete bene quanto una madre ama i suoi figli. Io sarò al vostro fianco. Avanti senza paura. Quando tutto sembrerà perduto sorgerà per voi la vittoria di Dio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.833 - 15 giugno 2013 Cari figli, il male esiste e può essere vinto solo con la forza della preghiera, nell’Eucarestia e con il santo rosario. La forza del demonio viene dalla disobbedienza e dalla mancanza di fede degli uomini. Egli trova forza in coloro che sono lontani dalla grazia di Dio. Ecco il tempo del grande combattimento. Ascoltatemi. Vengo dal cielo per indicarvi il cammino. Voi siete liberi, ma vi chiedo di fare sempre la volontà di Dio. Accogliete il Vangelo del mio Gesù. Riconciliatevi con Dio per mezzo del sacramento della Confessione. Non vivete nel peccato. Il mio Gesù vi ama e vi attende a braccia aperte. In questi giorni, intensificate le vostre preghiere per la Chiesa. Il demonio farà ancora grandi danni nella vita di molti consacrati. Vedrete ancora orrori. Qualunque cosa accada, non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Coraggio. Io sarò sempre al vostro fianco. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.832 - 11 giugno 2013 Cari figli, un successore di Pietro preparerà la Chiesa per la grande vittoria. La Chiesa vivrà momenti di dolore. Sarà perseguitata e molti consacrati saranno messi a morte. La Chiesa sarà purificata dalla sofferenza. Il fumo del demonio si è diffuso al suo interno causando cecità spirituale in molti consacrati. Tutto quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà, ma non perdete la speranza. La vittoria ci sarà. Pregate. Solo con la forza della preghiera la Chiesa troverà la strada che condurrà i fedeli al trionfo finale. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.831 - 9 giugno 2013 Cari figli, io vi amo come siete. Conosco le vostre necessità e sofferenze e supplicherò il mio Gesù per voi. Abbiate fiducia, fede e speranza. Niente è perduto. Quando sentite il peso della croce, chiamate Gesù. Egli è il vostro Tutto. In Lui è la vostra vera liberazione e salvezza. Siete importanti per la realizzazione dei miei piani. Aprite i vostri cuori e ascoltatemi. Sono venuta dal cielo per portarvi al cielo. Non perdetevi d’animo. Io sarò sempre al vostro fianco. L’umanità è malata e ha bisogno di essere curata. Pentitevi, perché il pentimento è il primo passo da fare sul cammino della conversione. Non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Dite il vostro sì alla chiamata del Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Vivete rivolti al Paradiso, per il quale unicamente siete stati creati. Rallegratevi, perché i vostri nomi sono già scritti in cielo. Inginocchiatevi in preghiera. La Chiesa del mio Gesù porterà una croce pesante. Il tradimento arriverà al trono di Pietro. Il Santo Padre sperimenterà il calvario. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.830 - 8 giugno 2013 Cari figli, in ginocchio e in preghiera, adorate mio Figlio Gesù nell’Eucaristia. Nella vostra preghiera con Gesù, ascoltatelo. Egli vuole parlarvi. Prostratevi davanti a lui e adoratelo veramente. La vostra forza e vittoria sono nell’Eucaristia. Davanti a Gesù, pregate per la Chiesa. Pregate per Papa Francesco. La Chiesa cammina verso un futuro doloroso. Delle decisioni contrarieranno molti e il cammino del calvario sarà doloroso. Sono vostra Madre e vi amo. Coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.829 - 4 giugno 2013 Cari figli, inginocchiatevi in preghiera. Una decisione sarà presa e ci sarà grande confusione nel palazzo (Vaticano). Sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. Restate saldi nella fede. Restate con Gesù. Amate e difendete la Chiesa. Qualunque cosa accada, non dimenticate: Dio prima di tutto. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Coraggio. Il Signore vi ama e cammina con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.828 - 2 giugno 2013 Cari figli, io sono con voi anche se non mi vedete. Non temete. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede e di cercare di testimoniare ovunque che siete di mio Figlio Gesù. Non dimenticate: in tutto, Dio al primo posto. Sono venuta dal Cielo per benedirvi e condurvi a Colui che la vostra Via, Verità e Vita. Fuggite il peccato e tornate al Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Siate docili alla mia chiamata. Non voglio obbligarvi, ma ascoltatemi. Vivete nel tempo peggiore di quello del diluvio. I miei poveri figli camminano come ciechi alla guida di altri ciechi. Convertitevi. Non rimandate a domani quello che dovete fare. Aprite i vostri cuori all’amore del Signore e sarete grandi nella fede. Abbiate fiducia, fede e speranza. Voi che state ad ascoltarmi, non perdetevi d’animo. La vostra vittoria è nel Signore. Egli non vi abbandonerà. Dopo tutta la tribolazione, il Signore asciugherà le vostre lacrime. Dopo la croce, la vittoria. Un fatto grandioso accadrà in questa terra. Per molti sarà motivo di gioia. Coraggio. Dio ha tutto sotto controllo. Io supplicherò il mio Gesù per voi. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.827 - 1 giugno 2013 Cari figli, coraggio. Io vi amo come siete e voglio vedervi felici già qui sulla Terra e più tardi con me in Cielo. Non tiratevi indietro davanti alle vostre difficoltà. Non c’è vittoria senza croce. Quando tutto sembrerà perduto sorgerà per gli eletti di Dio una grande vittoria. Aiutatemi. Ho bisogno del vostro sì. Aprite i vostri cuori e accettate la volontà di Dio per le vostre vite. Siate annunciatori della verità. L’umanità percorre la strada dell’autodistruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Convertitevi. Ecco il tempo opportuno per il vostro ritorno. Portate i miei appelli al mondo. Se vi perseguitano, tacete. La verità sia la vostra arma di difesa. Desidero che siate collaboratori del trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Il Signore vi ricompenserà generosamente. Non perdetevi d’animo. Non tiratevi indietro. Arriverà il giorno in cui gli uomini lontani torneranno. Il grande miracolo di Dio attirerà i lontani. Quello che vi ho annunciato in passato si realizzerà. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.826 - 30 maggio 2013 Cari figli, cercate forza nell’Eucaristia. Il mio Gesù viene a voi nell’Eucaristia con il suo Corpo Glorioso per alimentarvi e rendervi grandi nella fede. Egli è presente con il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità. Se sapeste la grandiosità spirituale che emana dall’Eucaristia, piangereste di gioia. Avvicinatevi silenziosamente a Gesù. Ricevetelo, ascoltatelo. Egli vuole parlarvi. Egli desidera mostrarvi tutto il suo Amore e la sua Misericordia. La vostra vittoria è nell’Eucaristia. Nella grande e dolorosa tribolazione, solo quelli che cercano Gesù nell’Eucaristia troveranno forza per restare saldi nella fede. Molti negheranno la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. State attenti. Credete: egli è presente. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.825 - 28 maggio 2013 Cari figli, Dio trasformerà l’umanità e ci sarà grande abbondanza in molte regioni della Terra. Scoperte nel deserto attireranno gli uomini. Il deserto attirerà per la ricchezza. Arriveranno sofferenze, ma il Signore permetterà anche molta gioia ai suoi figli. Inginocchiatevi in preghiera. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per chiamarvi alla conversione. Cambiate vita e servite il Signore con gioia. La vostra vittoria è nel Signore. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.824 - 25 maggio 2013 Cari figli, nel trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato, quelli che si consacrano a me saranno sorpresi dall’azione potente di Dio. Il compagno sempre invisibile ai vostri occhi sarà a voi visibile. Il vostro angelo vi guiderà e vi condurrà, e nessun male vi colpirà. Rallegratevi, perché il Signore pensa a voi e vuole il vostro bene. Egli ha preparato per voi quello che gli occhi umani non hanno mai visto. Coraggio. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per condurvi a mio Figlio Gesù. Non tiratevi indietro. Siate docili alla mia chiamata. Testimoniate ovunque che siete unicamente del Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Con vera libertà di figli di Dio, rispondete con il vostro sì alla chiamata del Signore. Non perdetevi d’animo. Io sarò sempre con voi. Supplicherò mio Figlio Gesù per voi. Avanti con gioia. I vostri nomi sono già scritti in Cielo. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.823 - 23 maggio 2013 Cari figli, Dio ha tutto sotto controllo. Confidate in lui e non perdetevi d’animo. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per portarvi al Cielo. Ascoltate i miei appelli. Voglio condurvi a mio Figlio Gesù. Ricolmatevi dell’amore del Signore. Amate sempre e in tutto siate come Gesù. Inginocchiatevi in preghiera. La Chiesa affronterà grandi tempeste. Molti tra quelli scelti per difendere la verità la negheranno. I veri fedeli porteranno una croce pesante, ma non tiratevi indietro. Alla fine la vittoria sarà del Signore e dei suoi eletti. Coraggio. Il domani sarà migliore per tutti gli uomini e le donne di fede. Avanti. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace. 3.822 - 21 maggio 2013 Cari figli, siate strumenti del Signore. Seminate l’amore, perché solo così potete incontrare la grazia del Signore. Ricolmatevi dell’amore del Signore e annunciate a tutti che siete unicamente suoi. Ecco il tempo della conversione per gli uomini. Non state con le mani in mano. Verranno giorni di tenebre. Molti dovranno pentirsi della vita vissuta senza la grazia del Signore, ma per molti sarà tardi. Arriverà il giorno in cui la disperazione si impadronirà degli uomini. Sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per dirvi: non disprezzate i tesori di Dio. Abbracciate la santità e vivete lontani da ogni male. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

I Messaggi Segreti della Madonna (integrale)

venerdì 31 maggio 2013

Messaggi della Madonna di Anguera fino al 18 maggio 2013

3.821 - 18 maggio 2013Cari figli, aprite i vostri cuori all’azione dello Spirito Santo e sarete grandi nella fede. Lasciate che la grazia santificante di Dio vi trasformi. Non vivete nel peccato. Siete del Signore e le cose del mondo non sono per voi. Inginocchiatevi in preghiera. L’umanità si è allontanata da Dio e i miei poveri figli camminano come ciechi spiritualmente. Convertitevi. Il mio Signore vi attende a braccia aperte. Siate docili. Sono venuta dal Cielo per aiutarvi, ma non posso forzarvi a nulla. Camminate incontro al Signore con la vera libertà dei figli di Dio. Quando tutto sembrerà perduto, Dio agirà e la Terra sarà trasformata. Dio lo permetterà e gli uomini avranno la grazia del pentimento. Per una grazia speciale del Signore, gli uomini vedranno tutti i loro peccati e avranno l’opportunità di decidersi per Dio. La libertà di ciascuno li condurrà al destino finale. Vi chiedo di fare sempre la volontà del Signore. State attenti. Coraggio. Io supplicherò il mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.820 - 15 maggio 2013
Cari figli, siate miti e umili di cuore. Il mio Gesù è con voi, anche se non lo vedete. Confidate in lui, che vede nel segreto e vi conosce per nome. Desidero vedervi felici già qui sulla Terra e più tardi con me in cielo. Non tiratevi indietro. Assumete il vostro vero ruolo di cristiani e siate in tutto come Gesù. L’umanità cammina verso un grande abisso e questo è il momento del vostro ritorno al Signore. Tornate. Pentitevi sinceramente dei vostri peccati e allontanatevi da tutto quello che paralizza in voi il vero amore di Dio. Vi chiedo di vivere con gioia il Vangelo del mio Gesù. Lasciate che la parola di Dio vi trasformi. Siate luce per coloro che vivono nelle tenebre del peccato. Ho bisogno del vostro sì sincero e coraggioso. Avanti senza paura. Niente è perduto. Gli uomini saranno sorpresi da grandi prodigi del Signore. Arriverà il giorno in cui nazioni pagane abbracceranno la fede e il Signore regnerà in molti cuori. Non perdete la speranza. Il domani sarà migliore per gli uomini e le donne di fede. Vi amo come siete. Ascoltatemi. Voglio condurvi a mio Figlio Gesù. Non temete. Sarò sempre con voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.819 - 14 maggio 2013
Cari figli, aprite i vostri cuori a mio Figlio Gesù. Lasciate che sia presente nella vostra anima e nel vostro cuore. Riempitevi del suo amore, perché solo così potete amare il vostro prossimo. La vostra missione avrà successo se avrete Gesù sempre presente. Non allontanatevi da lui. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. L’umanità è diventata povera spiritualmente perché gli uomini si sono allontanati dal Creatore. Tornate in fretta. Appartenete al Signore. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Non state con le mani in mano. Non rimandate a domani quello che dovete fare. Non perdetevi d’animo. Dopo tutta la tribolazione il Signore asciugherà le vostre lacrime. Ci sarà un tempo di grande pace sulla Terra. Sarà questo il tempo del Trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Coraggio. Io supplicherò il mio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.818 - 13 maggio 2013
Cari figli, sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per condurvi a mio Figlio Gesù. Vivete nel tempo della grande battaglia spirituale. L’Eucaristia, il Rosario, la Sacra Scrittura e la Confessione sono le armi che vi offro per questa grande battaglia. Percorrete il cammino che vi ho indicato e sarete vittoriosi. Il demonio causerà grandi danni spirituali nelle anime e un grande numero si perderà sul cammino della conversione. State attenti. Sono vostra Madre e soffro per quello che vi aspetta. Se gli uomini accogliessero i miei appelli l’umanità sarebbe guarita spiritualmente. Inginocchiatevi in preghiera. Avrete ancora grandi sofferenze. Il cammino del calvario sarà lungo per l’umanità. I prescelti per difendere la verità si tireranno indietro per paura. Ci sarà una grande crisi di fede. Tornate in fretta. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.817 - 11 maggio 2013
Cari figli, sono vostra Madre e sapete bene quanto una madre ama i suoi figli. Non permettete che lo scoraggiamento vi impedisca di trasmettere i miei appelli. Ho bisogno di voi. Voglio mostrare ai miei figli lontani il cammino che conduce a mio Figlio Gesù. So che siete capaci di aiutarmi. Non tiratevi indietro. Vi chiedo di mantenere accesa la fiamma della fede. A causa dei miei messaggi sarete perseguitati dagli uomini, ma potete stare certi che sarete sempre amati da me e da mio Figlio Gesù. Nel trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato vedrete i frutti dei vostri sforzi a favore dei miei piani. La mia vittoria sarà la vostra vittoria. Coraggio. Quando tutto sembrerà perduto avverrà la grande vittoria di Dio. Alla fine la Chiesa sarà vittoriosa. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.816 - 9 maggio 2013
Cari figli, l’umanità sarà purificata dalla sofferenza. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Voi che state ad ascoltarmi, non perdetevi d’animo. Non ci sarà sconfitta per gli uomini e le donne di fede. State attenti per non essere ingannati. Il demonio farà di tutto per allontanarvi dalla verità. Cercate forza nella preghiera, nell’Eucaristia e nell’ascolto delle parole del mio Gesù. Accogliete anche i miei appelli, perché desidero condurvi alla santità. Non state con le mani in mano. Avanti con coraggio. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.815 - 7 maggio 2013
Cari figli, tribolazione e morte segneranno il futuro della Chiesa, ma la vittoria verrà per gli uomini e le donne di fede che sopravvivranno alla grande e maggiore persecuzione. Soffro per quello che vi aspetta. Dio permetterà tutto questo affinché la Chiesa torni ad essere come prima. Quando tutto sembrerà perduto sorgerà un uomo di fede. Il suo carisma e la sua santità attireranno i lontani. Sarà questo il tempo del trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. Coraggio. Non allontanatevi dalla preghiera. Io camminerò con voi. Qualunque cosa accada, non allontanatevi dalla verità. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.814 - 4 maggio 2013
Cari figli, dal Signore verrà il vostro aiuto. Egli è il Signore della Bontà, Fortezza per i deboli e Amore per i peccatori. Aprite i vostri cuori a Lui. Sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per offrirvi la grazia della conversione. Non state con le mani in mano. Non rimandate a domani quello che dovete fare. Quando tutto sembrerà perduto, accendete in voi la fiamma della speranza e lasciatevi condurre da Gesù. Con Gesù la vittoria è certa. Sono vostra Madre Addolorata e soffro per quello che vi aspetta. State attenti. Il futuro sarà segnato da ulteriori divisioni e scandali nella Chiesa del mio Gesù. I giusti saranno perseguitati e messi da parte, ma il Signore verrà in soccorso dei suoi. Pregate. Solo con la forza della preghiera potete sostenere il peso delle prove che verranno. Coraggio. Io camminerò con voi. Non perdetevi d’animo. Io supplicherò il mio Gesù per voi. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace. 

3.813 - 3 maggio 2013
Cari figli, vi invito a vivere alla presenza del Signore, perché Egli è sempre vicino a voi. Seminate l’amore, perché solo così potete cogliere i suoi frutti. Nell’amore sarete capaci di comprendere i disegni di Dio per le vostre vite. Alimentatevi della parola di Dio e accogliete gioiosamente i miei messaggi. State attenti a quello che vi dico. Camminate verso un futuro di grandi prove spirituali. Il fumo del demonio si diffonderà sempre di più nella casa di Dio e pochi consacrati resteranno saldi nella fede. Soffro per quello che vi aspetta. Non perdetevi d’animo. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato. Dio non abbandonerà gli uomini e le donne di fede. I miei devoti saranno ben protetti. Coraggio. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.812 - 30 aprile 2013
Cari figli, cercate Gesù. Egli è il vostro grande amico e cammina con voi. Non siete soli. Non perdetevi d’animo. Non temete. Quando sentite il peso delle vostre difficoltà, chiamate Gesù. Non vivete nel peccato. Pentitevi. Riconciliatevi con Dio attraverso il sacramento della confessione. La confessione vi libera dal peccato e dal rimorso da esso provocato. Abbiate cura della vostra vita spirituale. Sono venuta dal cielo per gettare il seme. Desidero che i vostri cuori siano simili a un terreno fertile. Lasciate crescere dentro di voi tutta la grazia del Signore. Voi state nel mondo, ma siete del Signore. L’umanità è diventata povera spiritualmente e i miei poveri figli camminano come ciechi spiritualmente. Soffro per quello che vi aspetta. Pregate. Non vivete lontani dalla preghiera. La vostra vittoria verrà con la forza della preghiera. Sono vostra Madre e vi amo. Siate docili alla mia chiamata. Avete la libertà, ma vi chiedo di fare in tutto la volontà del Signore. La Chiesa del mio Gesù berrà il calice amaro della sofferenza. Ci sarà grande confusione. Chiesa e scienza: ecco il punto di partenza per la grande divisione. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

3.811 - 27 aprile 2013
Cari figli, camminate verso un futuro doloroso. Gli uomini saranno sempre più schiavi della tecnologia e la grazia del Signore sarà presente in pochi cuori. Accogliendo false ideologie, gli uomini indirizzeranno i propri sentimenti alle macchine. Soffro per quello che vi aspetta. Inginocchiatevi in preghiera. Sono vostra Madre Addolorata. Sono venuta dal cielo per indicarvi il cielo. Accogliete Gesù con totale libertà. Il mio Gesù vi ama. Non allontanatevi da Lui. Conosco ciascuno di voi per nome e supplicherò il mio Gesù per voi. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

mercoledì 29 maggio 2013

LA GUERRA SANTA E' INIZIATA: BOSTON, STOCCOLMA, LONDRA...




LA GUERRA SANTA E' INIZIATA: BOSTON, STOCCOLMA, LONDRA...
Attaccano la polizia, bruciano auto e locali, lanciano molotov, gridano: ''Nessuno di voi potrà dirsi al sicuro; noi abbiamo fede in Allah e non finiremo mai di combattervi''
di Stefano Magni
Boston, Stoccolma, Londra, sono le tappe di una nuova guerra di religione nel cuore dell'Occidente.
Due bombe a Boston hanno risvegliato l'opinione pubblica sul fatto che il terrorismo jihadista esiste. Gli autori erano due fratelli ceceni, musulmani, uno dei quali era diventato un radicale islamico, "attenzionato" dai servizi segreti russi che lo avevano segnalato, invano, ai colleghi statunitensi.
Questa settimana i quartieri a maggioranza musulmana di Stoccolma, a partire da Husby, sono stati messi a ferro e fuoco. Gli assalitori che attaccano la polizia, bruciano auto e locali, lanciano molotov, gridano "Allah Akhbar", come si può udire molto bene in più di un filmato mandato (da loro stessi) su YouTube. La scintilla è stata provocata dall'uccisione, da parte della polizia, di un violento armato di machete, che minacciava la vita di una donna e aveva aggredito gli stessi agenti.
Altri due uomini armati di machete, radicali islamici, a Londra hanno ucciso, sgozzandolo, un soldato britannico, Lee Rigby. Uno dei due, Michael Abedolajo, ha dichiarato nella sua estemporanea rivendicazione filmata con un cellulare: "Nessuno di voi potrà dirsi al sicuro (...) Noi abbiamo fede in Allah e non finiremo mai di combattervi".
E solo ora ri-scopriamo, dopo anni di sonno, che esiste un nemico interno. Nemmeno un appassionato di teorie cospirative arriverebbe a ipotizzare uno scenario come quello che stiamo vivendo in quest'ultimo mese. Tre grandi attacchi, in tre città occidentali, sempre condotti da radicali islamici. Sembrerebbe un'offensiva coordinata. Invece non la è. E quindi è molto peggio.
A unire i puntini di questo mosaico di eventi non è un unico piano. Ma un'unica cultura. Che è quella dell'islam fondamentalista. Non c'è un disegno coordinato, ma ci sono tanti manifesti. Abedolajo, per esempio, si è convertito dal cristianesimo all'islam, convinto dall'imam radicale Anjem Choudary. Il quale, in un discorso tenuto in un anniversario dell'11 settembre, aveva proclamato: "L'islam è superiore e non sarà mai sorpassato. La bandiera dell'islam sarà issata a Downing Street". Come? Molto semplice: con la procreazione e il proselitismo. Procreazione: l'islam radicale, secondo l'imam, può vincere anche solo figliando. A Londra abita circa 1 milione di musulmani su una popolazione di 8. In alcuni quartieri, i musulmani sono già maggioranza. Proselitismo: dopo l'11 settembre i convertiti all'islam sono raddoppiati rispetto agli anni precedenti. In questi dodici anni di guerra al terrorismo si sono moltiplicati i fondamentalisti fra quelli che, fino a poco prima, erano musulmani non militanti. Vale lo stesso discorso per la Svezia, dove l'immigrazione, più che sul lavoro, è fondata sull'asilo politico. Non esistono statistiche sulla filiazione ideologica di quanti hanno ottenuto rifugio nel Paese scandinavo, non sappiamo, in percentuale, quanti di questi sono fuggiti dagli Stati che li opprimevano perché troppo jihadisti. Ma vediamo gli effetti: Stoccolma ne è un esempio.
"Nessuno di voi potrà dirsi al sicuro", dichiarava Abedolajo con le mani grondanti del sangue del soldato appena ucciso. Questa frase non è solo sua. E' dello stratega di Al Qaeda Abu Bakar Naji, autore di un altro dei manifesti fondamentali del moderno jihadismo: "Governare alla macchia" (Ederat al Wahsh). Naji ritiene che la guerra santa debba essere condotta in tutto il mondo, ovunque vi sia una presenza musulmana. Predica la costituzione di "aree islamiche" all'interno delle società occidentali. Non vuole che venga creato alcun governo, che potrebbe avere problemi con lo Stato occidentale che lo ospita, ma "società parallele", con le proprie leggi e istituzioni, con le proprie forze dell'ordine ed eserciti, all'interno delle città che le ospitano. Sotto il naso delle autorità.
Questa strategia è pericolosa non solo per i cristiani, che si troverebbero perseguitati dai vicini islamici come avviene in Nigeria o in altre società "miste" dell'Africa. E' pericolosa anche per gli stessi musulmani che vivono all'estero e non vogliono avere nulla a che vedere con il fondamentalismo. Naji si rivolge soprattutto a loro. La sua strategia è stata concepita apposta per riportarli all'ordine, per evitare che si facciano attrarre troppo dalle tentazioni di una società "infedele".
Queste ideologie si nutrono del multiculturalismo che gli viene offerto dalle società europee e nordamericane. I leader radicali islamici, convinti di colonizzarci, sanno che possono chiedere e ottenere, uno dopo l'altro, tutto quello che vogliono. Possono avere loro tribunali che giudicano in base alla Sharia e corpi di polizia ausiliari controllati da musulmani (come nel caso della Gran Bretagna). Possono ottenere quartieri tutti loro, dove imporre il costume islamico (come avviene in molti quartieri di città inglesi e svedesi). Sanno che un governo occidentale, se deve decidere di dialogare con un'organizzazione musulmana liberale o con una fondamentalista, sceglie di parlare con (e magari anche finanziare) quest'ultima, come avviene regolarmente negli Usa.
Perché il musulmano liberale è dato per scontato, è "inutile", mentre il dialogo viene orientato solo con chi predica l'odio, nel vano tentativo di convincerlo a diventare un interlocutore. L'islam fondamentalista sa di vivere in società che rifiutano la propria identità e stanno cercando di imporre la loro.
 
Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 25/05/2013

PREVENIRE IL FEMMINICIDIO? IL MATRIMONIO E' LA MASSIMA GARANZIA PER LE DONNE

BastaBugie n.299 del 31 maggio 2013

  Le violenze fra coniugi non sono dovute alla vita coniugale, ma alla sua rottura (secondo l'Istat l'86% delle separazioni e divorzi hanno conseguenze penali) 
di Giuliano Guzzo

 Se si ritiene che la serietà, almeno quando si affrontano alcuni temi, sia un dovere, allora è bene agire di conseguenza evitando di tenere in vita stereotipi duri a morire ancorché totalmente infondati. Secondo uno di questi la famiglia sarebbe l'ambiente più pericoloso per le donne e le mogli sarebbero dunque le donne col maggior pericolo di subire violenza. Tale credenza è rilanciata con insistenza da alcune fonti, come per esempio l'Osservatorio del Telefono Rosa. Ebbene, si tratta di affermazioni totalmente prive di fondamento giacché esiste una consolidata letteratura scientifica che certifica come le donne conviventi corrano lo stesso rischio, se non addirittura un rischio maggiore, di subire violenze rispetto alle donne sposate, le quali però evidenziano, rispetto alle altre, tutta una serie di vantaggi per esempio nelle condizioni della gravidanza, esperienza che vivono con maggiore serenità nel matrimonio. Il punto interessante e poco considerato è che questi riscontri emergono anche da rilevazioni effettuate in Italia e che dimostrano come la violenza domestica che taluni uomini esercitano sulle donne non abbia nulla a che vedere col fatto di essere mariti. «Sono più colpite da violenza domestica – osserva l'Istat – le donne il cui partner è violento anche all'esterno della famiglia». E' dunque la violenza di alcuni uomini in quanto violenti, non già in quanto mariti, il problema su cui si dovrebbe ragionare, senza ricorrere a banalizzazioni volte solamente a gettare fango sulla famiglia e, nello specifico, sul matrimonio. Anche analizzando le molestie fisiche in senso lato subite dalle donne in Italia si riscontra come il fenomeno, nella maggior parte dei casi, non riguardi la famiglia. Osservano i ricercatori dell'Istat che «prendendo in considerazione le sole molestie fisiche, ovvero le situazioni in cui la donna è stata avvicinata, toccata o baciata contro la sua volontà, è possibile osservare che la maggior parte di esse sono perpetrate da estranei (59,4 per cento)». Quello del "marito mostro" – anche se ciò non toglie che molti mariti si siano resi e si rendano purtroppo autori di violenza nei confronti delle proprie mogli – è dunque uno stereotipo giacché le violenze fisiche per lo più risultano «perpetrate da estranei».

Non regge all'evidenza empirica neppure la tesi – anch'essa rilanciata con frequenza per diffamare la famiglia – secondo cui, tra le donne che subiscono violenza, quelle sposate o che comunque conoscono il proprio partner sarebbero meno inclini, rispetto le altre, a sporgere denuncia dal momento che, sempre l'Istat, ci informa che se il 93% delle donne che afferma di aver subito violenze dal coniuge ha dichiarato di non aver denunciato i fatti all'Autorità detta la percentuale sale al 96% se l'autore della violenza non è il partner.

Né va sottaciuto un altro aspetto: le violenze che si verificano fra coniugi sono per lo più legate al tramonto della vita coniugale, non già al fatto di viverla: altrimenti non si spiegherebbe come mai dal gennaio 1994 all'aprile 2003, per esempio, si siano verificati 854 omicidi maturati in seguito a divorzi, separazioni o cessazioni di convivenze e, su un campione di 46.096 casi di divorzi, separazioni e cessazioni di convivenza analizzati, 39.919 (l'86,6%) abbiano avuto implicazioni penali come calunnia, minacce, sottrazione di minore, percosse, maltrattamenti, lesioni, sequestro di persona, violenza privata, violenza sessuale. Per non parlare dei danni che la fine del matrimonio arreca ai figli. Lo certifica in particolare un recente studio condotto sulla popolazione canadese ed effettuato confrontando dati raccolti nel 2005 con quelli rilevati dieci anni prima, nel 1995, che ha rilevato come – rispetto ad un tasso di abuso infantile medio pari al 3,4% – il divorzio comporta, per i figli di genitori decisi a lasciarsi, una percentuale di abusi pari al 10,7%; questo significa che il divorzio, a suo tempo introdotto e salutato quale istituto moderno e filantropico triplica per questi la possibilità di rimanere vittime di violenze. Dicendo questo, lo ribadiamo, non s'intende in alcun modo negare che la famiglia possa purtroppo divenire luogo di violenza contro le donne, ma solo chiarire che il problema rimane la violenza e non il matrimonio, che in quanto tale non risulta affatto generatore di violenza. Tutt'altro. E questo vale – con buona pace del Corriere della Sera on line, che lo scorso agosto scrisse che «la famiglia uccide più dei criminali» – anche sul versante non solo intimo della coppia, ma pure sociale, come attestano per esempio studi che hanno riscontrato come il matrimonio risulti correlato ad una riduzione del crimine del 35%.

A quanti non fossero ancora persuasi dai dati sin qui ricordati e pensano che l'Italia non sia "un Paese per donne" ricordiamo che da noi, dove pure casi di violenza purtroppo non mancano, questi sono percentualmente inferiori rispetto a quelli accaduti in altri Paesi europei, solitamente dipinti come all'avanguardia rispetto alla "cattolica" e "patriarcale" Italia. A dirlo sono i numeri di donne vittime di omicidio: per gli anni 2008 e 2010 l'Italia, col suo 23,9% di vittime femminili di omicidi, si colloca in una posizione molto più favorevole rispetto a tanti Paesi quali la Svizzera (49,1%), il Belgio (41,5%), la Croazia (49%), ed in linea con gli Stati Uniti (22,5%). Sia chiaro: questo non ci autorizza ad abbassare minimamente la guardia e a giustificare i casi di violenza – neppure uno! – che si verificano nel nostro Paese. Tuttavia sapere che l'Italia non è, per le donne, quell'inferno che spesso i mass media denunciano, aiuta a comprendere la differenza fra la realtà di un fenomeno e la sua distorta rappresentazione. Tornando a noi, ossia al legame – del tutto pretestuoso e smentito da riscontri che qui abbiamo citato solo in parte – fra violenza sulle donne e famiglia fondata sul matrimonio, ci permettiamo un ultimo pensiero, che poi è anche un invito: perché i mass media, anziché insistere con resoconti dettagliati e spesso macabri circa gli episodi che purtroppo vedono vittime delle donne, non riservano spazio anche alle storie di donne sposate e che, senza ipocrisie, si spendono assieme ai loro mariti per mandare avanti la famiglia e pagare gli studi ai figli? Perché l'eroismo silenzioso di tante mogli e madri deve passare sempre in secondo piano rispetto alle orrende violenze di cui si rendono autori alcuni uomini? Forse perché pubblicizzare il Male rende economicamente di più rispetto al racconto del Bene? E ancora: la censura sistematica nei confronti delle storie di queste mogli e madri – e delle loro famiglie – non è forse, per certi versi, l'ennesima forma di violenza e di attacco alla dignità della donna e del matrimonio?

 Fonte: ProLife News, 24/05/2013 Pubblicato su BastaBugie n. 299

IL FESTIVAL DI CANNES PREMIA IL FILM CON UNA DETTAGLIATA SCENA LESBICA: RADIO VATICANA APPLAUDE

BastaBugie n.299 del 31 maggio 2013

 Per la radio che si autodefinisce ''la voce del Papa e della Chiesa'' non c'è nulla di strano nel fatto che una ragazza si apra all'amore con un'altra ragazza: l'importante è l'amore 

 di Riccardo Cascioli

 Negli ultimi giorni sono accaduti diversi avvenimenti che per un cattolico non possono non suscitare alcune domande. Partiamo dal primo e più recente: la morte di don Andrea Gallo.
Personaggio che non ha bisogno di presentazioni, tutti sanno che la sua opera di accoglienza di poveri ed emarginati a Genova si accompagnava a continue provocazioni contro la Chiesa: dalla confessione di aver accompagnato delle prostitute ad abortire, al "Bella Ciao" cantata alla messa nel giorno dell'Immacolata, fino all'auspicio di vedere presto un Papa gay. Ha anche avuto per anni la possibilità di esternare la sua "visione" di Chiesa nei salotti televisivi, che frequentava con una certa assiduità e che lo hanno reso un personaggio famoso, senza peraltro che nessuno degli arcivescovi suoi superiori avesse mai da obiettare alcunché. Tralascio quanto avvenuto al funerale, che è perfettamente in linea con il personaggio e non meriterebbe neanche un commento, perché in fondo non credo che in tutta questa vicenda il problema più grosso sia quello che don Gallo era e faceva. Personalmente ho apprezzato molto il venire a sapere che il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, andava a visitare di tanto in tanto don Gallo mantenendo con lui un rapporto umano e spirituale, tenendo sempre aperta la porta al dialogo, pur in un serrato confronto, come pare di capire dalle parole dello stesso Bagnasco. E' una bella immagine, che mostra come la Chiesa non abbia nulla a che vedere con le ideologie e sia davvero maestra di umanità nella pratica, non nella teoria. Però, e qui sta il punto, una tale premura pastorale sarebbe dovuta anche al resto del popolo di Dio, verso cui il primo compito sarebbe quello di indicare con chiarezza la Verità, la strada giusta. Perché la misericordia senza verità si chiama complicità. E invece alla morte di don Gallo abbiamo letto comunicati – e ascoltato l'omelia al funerale – in cui si celebra il prete "di strada" come un esempio più che positivo di sacerdozio vissuto, come se aprire la casa a poveri, trans e prostitute bastasse in sé per essere santi. In altre parole, a sentire il cardinale Bagnasco e il cardinale Tarcisio Bertone, predecessore di Bagnasco a Genova e attuale segretario di Stato vaticano, si fa fatica a cogliere una differenza tra Madre Teresa di Calcutta e don Gallo, o anche tra quest'ultimo e don Oreste Benzi. Eppure una differenza c'è: anche don Benzi accoglieva le prostitute e apriva la casa agli ultimi, anche madre Teresa raccoglieva per strada gli scarti della società (e non c'è neanche paragone tra Calcutta e Genova), ma il desiderio, la missione era quella di elevare tutti a Dio, non di abbassare Dio alla misura dell'uomo. Per questo madre Teresa e don Benzi, tanto per fare un esempio, non avrebbero mai accompagnato una povera ragazza ad abortire: erano convinti che l'aborto fosse il peggior crimine che si potesse commettere. Un peccatore, consapevole di esserlo, ha bisogno di un Dio misericordioso non di un Dio complice: abbiamo bisogno di un Dio che è più grande di ogni peccato possiamo commettere, e ci dice "Và, sei perdonato, non peccare più, un'altra vita è possibile". A cosa ci può servire un Dio che ci dice "Ma sì, non fa niente, continua così che ti voglio bene lo stesso"? Ecco, da un vescovo mi aspetterei che ricordasse questa differenza, che aiutasse a discernere, pur nel rispetto dovuto ad ogni persona e perciò anche a don Gallo. Il silenzio, addirittura la benedizione di un certo cammino, portano solo confusione e altre persone che si metteranno sulla strada sbagliata.

Ma veniamo a un secondo fatto, di natura completamente diversa: Festival di Cannes, vince il film "La vie d'Adelie", che nei giorni della proiezione ha fatto parlare di sé soprattutto per la lunga e dettagliata scena lesbo delle due protagoniste. Non ho visto il film ma non ho dubbi sul fatto che sia fatto bene e bene interpretato - a volte anche i film porno si dice che lo siano - però ascoltare Radio Vaticana esaltare anche il contenuto del film lascia di stucco. Ecco cosa ha detto il corrispondente da Cannes: "Adèle legge Marivaux e s'interroga sull'amore. Sente il bisogno di un sentimento forte che abiti il suo corpo, ma non ancora l'attrazione fatale, l'affinità che la leghi a un altro essere umano. Nel frattempo prova - prova gli altri e si mette alla prova - forse capisce che può trovare nella sessualità femminile ciò che cerca. Poi l'amore arriva attraverso uno sguardo, un piacere condiviso, un vago desiderio di vivere l'altra persona in profondità". Insomma, per Radio Vaticana – che si autodefinisce "la voce del Papa e della Chiesa" – non c'è assolutamente alcun problema, nulla di strano nel fatto che una ragazza si apra all'amore con un'altra ragazza: eterosessuale o omosessuale non fa alcuna differenza, l'importante è l'amore, l'importante è provare. Sicuramente un bel messaggio per gli adolescenti: se anche la radio del Papa si piega all'ideologia omosessualista, cos'altro dobbiamo aspettarci? Prosegue Radio Vaticana, affermando che il film è "interpretato da due attrici formidabili (Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos), messo in scena con una fluidità che non fa avvertire lo scorrere del tempo, ricco di scene indimenticabili di esplosione dei sentimenti". Esplosione di sentimenti? Ecco come la spiega il quotidiano Repubblica: «Lunghissime scene esplicite tra le attrici Lea Seydoux e Adele Excharchopoulous che si amano con estrema varietà, voracità, fantasia di posizioni, quantità di orgasmi. Momenti che "sono necessari a raccontare l'incantamento del loro rapporto", dice il regista». Non è un problema di moralismo, ma di giudizio: un frutto avvelenato può essere presentato benissimo, nel modo più accattivante possibile, ma resta sempre un frutto avvelenato. E questo va detto con chiarezza, ma ormai il giudizio sembra essere merce rara, anche lì dove ci si aspetterebbe di trovare l'ultimo appiglio, l'ultima resistenza alla mentalità mondana.

Ed eccoci all'ultimo fatto: assemblea generale dei vescovi italiani, aperta lunedì scorso dalla prolusione del presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana), cardinale Bagnasco. Come sempre, tanti i temi toccati, ma su tutti fanno notizia due messaggi che partono chiari: guai a chi minaccia il governo di larghe intese (l'Italia ha bisogno di stabilità politica) e preoccupazione per la disoccupazione (il lavoro è la prima emergenza del paese). Per carità, nulla da dire su questi argomenti: del resto, chi prenderebbe la parola per sostenere la necessità di aumentare la disoccupazione? Perciò, plauso generale. Solo che a noi era sembrato che ultimamente ci fosse qualche altro problemino per cui magari i cattolici dovessero preoccuparsi: ad esempio, su La Nuova BQ abbiamo parlato nei giorni scorsi della Strategia nazionale per la prevenzione dell'omofobia varata dal Dipartimento delle Pari Opportunità, un documento agghiacciante che vedrà presto luoghi di lavoro e, soprattutto, scuole trasformate in "campi di rieducazione" gestiti da gay e trans per convincere che maschio e femmina non esistono, esiste solo quello che in quel momento immaginiamo di essere. E' l'ideologia di genere, quella che Benedetto XVI aveva pochi mesi fa definito come una delle più gravi sfide che la Chiesa ha davanti, perché è un attacco diretto al piano di Dio, alla Creazione. Cos'altro dovrebbe starci a cuore più di questo? Ma per la Cei non pare un problema, tanto che anche il quotidiano dei vescovi – pur avendo avuto quel documento in mano prima che fosse reso pubblico – ha deliberatamente scelto di non parlarne. Avranno senz'altro delle buone ragioni, ma che almeno ce le spieghino, così ci tranquillizziamo pure noi. Nel frattempo, l'attacco laicista è partito frontale anche sulla libertà di educazione: a Bologna proprio ieri si è svolto il referendum promosso da chi vorrebbe togliere i fondi comunali alle scuole paritarie. Affluenza bassa, ma i promotori hanno vinto: conseguenze pratiche immediate nessuna, il referendum era consultivo e il sindaco (democratico) non ne vuole sapere, ma dal punto di vista politico e sociale le conseguenze saranno pesantissime. Si può scommettere su un'ondata di iniziative di questo genere in tutta Italia, che metterà in difficoltà sì le scuole cattoliche ma con queste anche la possibilità delle famiglie di scegliere liberamente la scuola per i propri figli.
Eppure anche di questo nessuna traccia nella prolusione: è vero, il cardinale Bagnasco aveva preso chiaramente posizione su questo tema lo scorso 3 maggio parlando a un convegno sulla scuola, ma è curioso che tale questione – vitale anche per l'economia del paese – non abbia trovato spazio tra le preoccupazioni dei vescovi nella loro assemblea. E sì che la libertà di educazione è uno dei princìpi non negoziabili. Né sembra aver lasciato ferite l'atto sacrilego compiuto il 1° maggio davanti alla cattedrale del Papa, San Giovanni in Laterano, nel corso del Concertone organizzato dai sindacati (anche quello "cattolico", la Cisl, il cui segretario Raffaele Bonanni ha addirittura accusato di strumentalizzazione chi ha protestato per quella bestemmia pubblica). Nessun cenno dunque, sebbene i gesti vandalici contro i simboli cristiani siano in preoccupante aumento. Ciò che conta, per il futuro dell'Italia, sembra sia il lavoro e il governo stabile (a prescindere da quello che fa). E' evidente a questo punto che qualcosa mi sfugge, sicuramente sono io a non capire qualcosa e sarò grato a quanti volessero colmare questa lacuna. Però, lo stesso mi scappa un po' da ridere a vedere quanto si agitano questi laiconi che ce l'hanno con la Chiesa, si preoccupano di promuovere leggi per tapparle la bocca, evitano che politici cattolici vadano in posti "sensibili". Che spreco di energie, compagni: non vedete che si sono già silenziati da soli?

 Fonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 27/05/2013 Pubblicato su BastaBugie n. 299