Avrei voluto non commentare ed ammiccare un sorriso come tanti altri
avranno fatto di fronte ad alcuni servizi passati sulle televisioni Mediaset la
settimana scorsa. Ed invece eccomi qua corrucciata a confidare a lei il mio
stato d'animo.
Le racconto i fatti. La settimana scorsa durante il TG5 delle 13 nella
pagina culturale mi fermai attonita davanti allo schermo:la giornalista presentò
con il sorriso sulle labbra un sedicente comico ( non ricordo per la verità il
nome) che apriva il suo spettacolo teatrale a Milano. E fin qui non ci sarebbe
stato niente di male, se nel corso dell'intervista l'attore o presunto tale
tirava fuori battute blasfeme e irriverenti sulla Santa Eucarestia e sulla
chiesa. Qualche giorno dopo invece la famosa trasmissione satirica Striscia La
Notizia presentava un servizio dove un nuovo comico travestito e truccato da Sua
Santità, Papa Francesco, girava come un bischero fra la gente raccontando
amenità e stupidaggini. Arriviamo poi su Italia 1 intorno alle 22.00. Un tizio
mascherato, ci ha raccontato come fosse un guru, avvolto in un'aura di mistero,
come la Pasqua cristiana festeggiando con conigli e uova di cioccolato non fosse
che un derivato di una non meglio identificata religione pagana di
origine sumera ( e mi fermo qui per non tirarla in lungo), non riuscendo il
poveretto a distiguere l'aspetto commerciale che è stata affibbiato alla Pasqua
e al Natale ( per non parlare della Festa dei Morti), e quello religioso,
basato sul racconto evangelico.
Non sto poi a dirle il mal di stomaco che mi è preso quando entrando al
mattino in un bar per fare colazione, sentivo alla radio una specie di Santo
Rosario storpiato per esaltare il rock e la sua musica. E' evidente ormai che è
in corso una campagna distruttiva e denigratoria nei confronti della chiesa e
della fede cattolica e quindi di Gesù Cristo. Ma quello che mi colpisce che
tutto questo accada sotto gli occhi degli stessi cristiani forse rammolliti e
ipnotizzati dalla tv e dai mass media. I musulmani per molto meno lanciano fatwa
e gli ebrei si stracciano le vesti per giorni su giornali, radio, tv. I
cattolici no. Modernisti, impauriti di essere tacciati di medievali, si aprono
all'ecumenismo, al pauperismo, lasciano che i fondamenti del loro credo vengano
massacrati, derisi, ironizzati, senza proferire parola. D'altra parte non si
sente, se non ogni tanto un mormorio, una parola di rispetto, di stima, di
compassione, di solidarietà per quegli uomini e donne massacrati e torturati
nel corpo e nello spirito nel mondo per la loro fede cristiana dai musulmani
e/o da appartenenti a varie sette africane e asiatiche, come accade per esempio
in Siria. Resta quindi da chiedersi come possiamo pretendere di sentire delle
parole decise proferite in difesa di Gesù Cristo, della Sua chiesa, degli
uomini e donne di buona volontà che costituiscono il Suo popolo, contro
il massacro mediatico irrispettoso, trucido, maleodorante che sta accadendo
intorno a noi. E mi viene in mente una domanda del Cristo: Quando tornerò
troverò ancora Fede in questo mondo?
Lorenza Cordovani
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