venerdì 27 luglio 2012

Dono di Nozze da parte di Dio


La creatura che hai al fianco è mia. Io l’ho creata. 
Io le ho voluto bene da sempre prima di te e più di te. Per lei non ho esitato a dare la mia vita. Te la affido. La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile. Quando l’hai incontrata l’hai trovata amabile e bella. Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza. E' il mio cuore che ha messo in lei tenerezza e amore. E' la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità e la sua intelligenza e tutte le qualità che trovi in lei. 
Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino. 
Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni e ai suoi desideri. Ha bisogno di serenità, di gioia, di affetto, di tenerezza di piacere, di divertimento, di accoglienza, di dialogo, di rapporti umani, di soddisfazioni nel lavoro e di tante altre cose. Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me. Sono Ioe non tu il principioil fineil destino di tutta la sua vita. 
Aiutala ad incontrarmi nella preghiera, nella Parola, nel perdono e nella speranza. 
Abbi fiducia in Me. La ameremo insieme. Io l’amo da sempre. Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno da quando vi siete innamorati. 
Sono io che ho messo nel tuo cuore l’amore per lei. Era il modo più bello per dirti “Ecco te la affido. 
Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità”. 
Con le parole “prometto di esserti  fedele di amarti e rispettarti per tutta la vita” è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla nella tua vita e di prenderti cura di lei. 
Da quel momento siamo in due ad amarla. Anzi io ti renderò capace di amarla ”da Dio”regalandoti un supplemento di amore che trasforma il tuo amore di creatura e lo rende simile al mio. 
E’ il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio. Io sarò sempre con voi e farò di voi gli strumenti del mio amore e della mia tenerezza: continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d’amore.
 P.Giordano Muraro

FALLISCE L’EUROPA PERCHE’ HA VENDUTO L’ANIMA


Posted: 26 Jul 2012 03:52 AM PDT
Era il giugno 1988, mancavano solo pochi mesi al crollo definitivo dell’Impero sovietico, ma già c’erano tutti i segni del fallimento del terribile esperimento comunista.
A un convegno a Leningrado il cardinale Carlo Maria Martini disse: ogni volta che “si è rifiutato Dio, se ne è perso o sminuito il senso o lo si è presentato in modo scorretto, ci si è incamminati verso forme più o meno larvate di decadenza dell’uomo e della stessa convivenza sociale”.
Il comunismo era stato imposto proprio con questa certezza: l’eliminazione di Dio come premessa per il regno dell’umanità, del benessere e della felicità.
Sappiamo com’è andata a finire. Cancellato Dio è stato distrutto l’uomo. Perché “se Dio non c’è tutto è permesso” (Dostoevskij).
Mi chiedo: non sta accadendo la stessa cosa in Europa? Non si addicono oggi al nostro continente quelle parole che il cardinale Martini pronunciò a Leningrado alla vigilia del crollo del comunismo?
L’Unione europea – che per tanti versi, diceva Vladimir Bukovskij, somiglia all’Unione sovietica – si è costituita proprio, attorno al 2000, estromettendo i popoli europei dalla decisione sul loro futuro e rinnegando sia le “radici cristiane” (cancellate dal progetto di Costituzione europea), sia le origini spirituali del progetto europeista.
Infatti De Gasperi, Adenauer e Schumann, sessant’anni fa, pensarono e vollero la comunità europea sulle basi culturali cristiane, per combattere i totalitarismi e per mettere fine alle guerre che avevano devastato il continente.
Ma appena la tecnocrazia si è impossessata del progetto europeista è ricominciata la guerra.
Stavolta fatta non più con i cannoni, ma una guerra economica, che sta provocando distruzioni e drammi umani paragonabili a quelle delle guerre reali.
Fra l’altro si tratta pure di una tecnocrazia incapace, avendo imposto una folle unione monetaria senza banca di riferimento e senza stato. Così adesso siamo alla frutta. Anzi, alla grappa.
L’Europa è devastata dalla speculazione, l’unione è diventata disunione, dilaga la miseria e la paura del futuro. Faticosamente la famiglia resta una delle poche cellule di coesione, ma è aggredita da ogni parte.
In compenso abbiamo i matrimoni gay, i crocifissi sono banditi dai luoghi pubblici e dai cuori, la finanza che ha provocato la crisi spadroneggia, i milioni di bambini cancellati dall’aborto di stato  sono stati rimpiazzati da colossali ondate di immigrazione e la vuota ideologia politically correct domina incontrastata nel nulla di un continente dimentico della sua anima.
In questo smarrimento generale purtroppo manca la voce profetica di Giovanni Paolo II. Era lui che fin dall’inizio del suo pontificato – proprio contro i totalitarismi e le loro guerre – aveva proclamato l’unità cristiana dell’Europa dall’Atlantico agli Urali.
Quando il suo annuncio profetico si è realizzato, con il crollo del Muro di Berlino, però, è stata imposta un’altra Europa, senza cristianesimo, senza Dio, con poca libertà e con nuovi muri. Uno altissimo si sta erigendo in questi giorni fra Nord Europa e Sud mediterraneo.
Così ora non abbiamo più una casa europea, non abbiamo più una patria perché è stata espropriata della sua sovranità e non abbiamo più nemmeno una moneta.
Non abbiamo (in tutta Europa) leadership politiche all’altezza della situazione, ma piccoli apprendisti stregoni che ci portano nel baratro.
Perché almeno la Chiesa non fa sentire la sua voce? Niente più richiamo alle “radici cristiane” dell’Europa e alla sua missione? Niente più esortazione alla solidarietà tra i popoli?
Niente più monito contro gli egoismi nazionali? E’ stato dimenticato il magistero di Giovanni Paolo II?  
Durante la prima guerra mondiale solo la voce del Papa Benedetto XV si alzò a denunciare l’ “inutile strage”. Nel corso della seconda Pio XII fu il grande faro luminoso nella notte dell’orrore.
Oggi è in corso la terza guerra mondiale e per la prima volta sembra non vi sia più una luce a cui guardare. Perciò il popolo dei semplici, in questa estate d’ansia, affolla Medjugorje, Fatima e Lourdes.

Antonio Socci
www.antoniosocci.com

Ultimi Messaggi ( fino al 21 luglio) della Vergine di Anguera...

.683 -
21 luglio 2012 Cari figli, cercate forza in Gesù. Percorrete la strada della santità, perché solo così potete raggiungere la salvezza. Il vostro cammino sarà pieno di ostacoli, ma il mio Gesù sarà con voi. Egli è il vostro grande amico e non vi abbandonerà mai. Tornate a Lui, che vede nel segreto e conosce ciascuno di voi per nome. Non permettete che il demonio vinca. Siate forti nelle tentazioni. Pregate. Nella preghiera troverete la forza per il vostro cammino nella fede. Non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. Voi appartenete al Signore. State nel mondo, ma siete del Signore. Aprite i vostri cuori e accettate la volontà di Dio per le vostre vite. L’umanità cammina verso l’abisso della distruzione che gli uomini hanno preparato con le proprie mani. Quelli che stanno a Tartu vivranno momenti di grande prova. Pregate, pregate, pregate. Dopo tutta la tribolazione il Signore asciugherà le vostre lacrime. Avanti senza paura. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.682 - 17 luglio 2012 Cari figli, avanti senza paura. Mio Figlio Gesù è il vostro Tutto e senza di Lui nulla siete e nulla potete fare. Aprite i vostri cuori e riempitevi di speranza. Niente è perduto. Sono vostra Madre e sono venuta dal cielo per aiutarvi. Non state con le mani in mano. Dio ha fretta. Tornate e sarete grandi nella fede. Date a tutti il buon esempio e non restate lontani dal cammino che vi ho indicato nel corso di questi anni. Non sono venuta dal cielo per scherzo. Ecco, sono arrivati i tempi che vi ho annunciato in passato. L’umanità si è contaminata con il peccato e i miei poveri figli camminano come ciechi alla guida di altri ciechi. Soffro per le vostre sofferenze. Ascoltatemi. Voglio portarvi a mio Figlio Gesù, perché solo in Lui è la vostra Salvezza. Camminate verso un futuro di grandi prove. Inginocchiatevi in preghiera. Grida di aiuto si udranno a Viborg e i miei poveri figli piangeranno e si lamenteranno. Abbiate coraggio, fede e speranza. Quando tutto sembrerà perduto il Signore verrà a voi con grande vittoria. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.681 - 16 luglio 2012 Cari figli, il mio Gesù è con voi anche se non lo vedete. Rallegratevi, perché i vostri nomi sono già scritti in cielo. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. L’umanità ha bisogno della vostra sincera e coraggiosa testimonianza. Allontanatevi da ogni male e servite il Signore con gioia. Non voglio forzarvi, ma siate docili alla mia chiamata. Ecco il tempo della grazia per le vostre vite. Non tiratevi indietro. Non rimandate a domani quello che dovete fare. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Cercate forza nella preghiera, nelle parole di mio Figlio Gesù e nell’Eucaristia. I figli di Perugia piangeranno e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.680 - 14 luglio 2012 Cari figli, datemi le vostre mani e Io vi condurrò a mio Figlio Gesù. Confidate in Lui e sarete vittoriosi. Mio Figlio Gesù vi ama e vi attende a braccia aperte. Vi chiedo di essere miti e umili di cuore, perché solo così potete raggiungere la santità. Non voglio obbligarvi, ma siate docili alla mia chiamata. Sono venuta dal Cielo per benedirvi e invitarvi alla conversione sincera. Conosco le vostre necessità e sofferenze. Voglio aiutarvi. Non tiratevi indietro. Non temete. Quando tutto sembrerà perduto, sorgerà per voi una grande gioia. L’umanità ha bisogno di essere curata. Pentitevi, perché il pentimento è il primo passo da fare sul cammino della conversione. Gli uomini hanno dato più valore alle creature e si sono allontanati dal Creatore. Soffro per quello che vi aspetta. Abaza chiederà aiuto e il dolore sarà grande per i miei poveri figli. Inginocchiatevi in preghiera. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.679 - 10 luglio 2012 Cari figli, abbiate cura della vostra vita spirituale. Non vivete lontani dalla preghiera. Come le piante hanno bisogno di pioggia per crescere, così voi avete bisogno di preghiera per crescere nella fede. Voi state nel mondo, ma non siete del mondo. Allontanatevi da tutto quello che paralizza in voi il vero amore di Dio. Voi siete del Signore e solo Lui dovete seguire e servire. Vi chiedo di vivere i miei appelli e di essere in tutto come Gesù. Mio Figlio Gesù è la vostra Via, Verità e Vita. Solo in Lui è la vostra liberazione e salvezza. Sono venuta dal Cielo per portarvi al Cielo. Ascoltatemi. Non voglio forzarvi, ma quello che dico dev’essere preso sul serio. Non perdete la speranza. Dopo tutta la tribolazione i giusti vivranno felici. Gli Angeli del Signore cammineranno a fianco dei fedeli e la vittoria del popolo di Dio sarà grandiosa. Dopo le tenebre verrà la luce. Coraggio. Io sarò sempre vicina a voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.678 - 9 luglio 2012 Cari figli, abbiate coraggio, fede e speranza. Mio Figlio Gesù è con voi. Non perdetevi d’animo. Inginocchiatevi in preghiera e il domani sarà migliore. La vostra vittoria è nelle mani del Signore. Affidate a Lui la vostra esistenza e sarete ricompensati generosamente. Io sono vostra Madre e vi amo. Date il meglio di voi nella missione che il Signore vi ha affidato. Aprite i vostri cuori all’azione dello Spirito Santo, perché solo così potete contribuire al Trionfo definitivo del mio Cuore Immacolato. L’umanità vive povera spiritualmente perché gli uomini si sono allontanati dal Creatore. Tornate. Non vivete fermi nel peccato. Ecco il tempo della grazia per ciascuno di voi. Vivete rivolti al Paradiso per il quale unicamente siete stati creati. Cercate forza nelle parole di mio Figlio Gesù e nell’Eucaristia. La grazia di mio Figlio Gesù vi condurrà alla santità. Avanti senza paura. Soffro per quello che vi aspetta. Avrete ancora lunghi anni di dure prove. Zaruma e Zarumilla chiederanno aiuto e il dolore sarà grande per i loro figli. Pregate, pregate, pregate. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.677 - 7 luglio 2012 Cari figli, Dio ha fretta. Tornate a Lui, che vede quello che è nascosto e vi conosce per nome. Voi appartenete al Signore ed Egli vi ama molto. Non permettete che la fiamma della fede si spenga dentro di voi. L’umanità vive nelle tenebre del peccato e i miei poveri figli camminano come ciechi alla guida di altri ciechi. Mio Figlio Gesù è la luce del mondo e tutti coloro che vivono nella Sua grazia raggiungeranno la vita eterna. Tutto in questa vita passa, ma la grazia di Dio in voi sarà eterna. Ecco il tempo che vi ho annunciato in passato. Il fumo del demonio ha contaminato molti dei miei poveri figli, ma c’è ancora una possibilità e tutti possono incontrare il cammino della Verità. Io sono vostra Madre e sono venuta dal Cielo per indicarvi il cammino della piena felicità. Giorni difficili verranno e molti desidereranno la morte, ma dovranno passare attraverso la sofferenza. Soffro per quello che vi aspetta. Cercate forza nella preghiera. Dopo tutta la tribolazione la Terra passerà per una grande trasformazione e tutti vivranno felici. Avanti senza paura. Io supplicherò mio Figlio Gesù per voi. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

 3.676 - 3 luglio 2012 Cari figli, non allontanatevi dalla preghiera. Quando siete lontani vi rendete bersaglio del demonio. Restate saldi sul cammino che vi ho indicato nel corso di questi anni. Dio ha fretta e voi non potete vivere fermi nel peccato. Conosco le vostre necessità e supplicherò il mio Gesù per voi. Rallegratevi, perché avete un posto speciale nel mio Cuore Immacolato. Non tiratevi indietro. Io vi amo e sono venuta dal Cielo per soccorrervi. Riempitevi dell’Amore del Signore e testimoniate ovunque che siete tutti di Cristo. Camminate verso un futuro di grandi prove. Ascoltatemi. Nella grande e terribile persecuzione solo coloro che ascoltano e vivono i miei appelli conosceranno una grande vittoria. L’umanità berrà il calice amaro del dolore. Pregate, pregate, pregate. Io sarò sempre al vostro fianco. Questo è il messaggio che oggi vi trasmetto nel nome della Santissima Trinità. Grazie per avermi permesso di riunirvi qui ancora una volta. Vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Rimanete nella pace.

Messaggio da Medjugorje del 25 luglio 2012

"Cari figli! Oggi vi invito al bene. Siate portatori di pace e di bontà in questo mondo. Pregate che Dio vi dia la forza affinché nel vostro cuore e nella vostra vita regnino sempre la speranza e la fierezza perché siete figli di Dio e portatori della Sua speranza in questo mondo che è senza gioia nel cuore e senza futuro perché non ha il cuore aperto verso Dio, vostra salvezza. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

giovedì 26 luglio 2012

Parla un musulmano convertito a Cristo

 26/07/2012 15:26
ISLAM - CRISTIANESIMO Da ASIANews


di Bernardo Cervellera
Facendosi riprendere da una TV a pieno viso - col rischio di essere riconosciuto e perseguito per "apostasia" - Mohammed Christophe riafferma il valore della conversione e del battesimo. Ma diversi vescovi e sacerdoti nei Paesi a maggioranza islamica rifiutano il battesimo ai musulmani che vogliono diventare cristiani. Eppure convertirsi significa una rivoluzione nel rapporto con Dio che è Padre; con Gesù che mi dona la sua vita; abbandonando tutto a rischio di persecuzione e di morte per apostasia. 


Roma (AsiaNews) - Nei giorni scorsi il sito di Notre Dame de Kabylie ha diffuso un video in cui un ex musulmano, Mohammed Christophe Bilek, racconta la sua conversione al cristianesimo. Il video è tratto dalla trasmissione "Dieu merci (Grazie a Dio)", sul tema della "Persecuzione dei cristiani", per la catena televisiva Direct 8.
Mohammed Christophe Bilek è nato in Algeria nel 1950 e vive in Francia dal 1961. È l'autore di due libri, "Un algerino non troppo cattolico" (1999, Cerf) e "Sant'Agostino raccontato a mia figlia". Dagli anni '90 egli è anche il responsabile del sito Notre Dame de Kabylie, per l'evangelizzazione dei musulmani e il dialogo islamo-cristiano.
Il video mette in luce il rischio per i musulmani convertiti di essere accusati di apostasia e perdere la vita, ma nonostante ciò l'intervistato ribatte l'importanza del battesimo, dell'incontro con Gesù Cristo e dell'appartenere alla Chiesa.
La testimonianza di Mohammed Christophe cozza contro le considerazioni di sacerdoti e vescovi dei Paesi a maggioranza islamici che, per timore di conseguenze sui convertiti e sulle comunità, preferiscono rallentare o addirittura escludere il battesimo per i musulmani che vogliono convertirsi.
 Proibito battezzare?
 Settimane fa, il vescovo di un Paese del Medio oriente arabo mi raccontava che una delle sue comunità è stata minacciata di chiusura da parte della polizia solo perché i fedeli stavano pubblicizzando un incontro di confronto e dialogo fra cristiani e musulmani. La polizia temeva che questo fosse il primo passo verso il cosiddetto "proselitismo" e "l'apostasia". "Se questa è la reazione a un incontro sul dialogo - concludeva il vescovo con amarezza - figuriamoci quale sarebbe per una conversione!".
A causa di ciò, e per salvare almeno la libertà di culto che si garantisce in quel Paese, il vescovo frena ogni conversione e battesimo.
La situazione è ancora più netta in Marocco - e fino a poco tempo fa in Algeria - dove le diocesi danno chiare indicazioni a non battezzare alcun musulmano che voglia convertirsi al cattolicesimo. Il motivo è che "le leggi del Paese lo proibiscono".
P. Samir Khalil racconta che alcuni anni fa ha incontrato un musulmano che da 13 anni (!) chiedeva di essere battezzato e ciò gli veniva di continuo rifiutato. I sacerdoti spiegavano che il suo battesimo avrebbe portato enormi difficoltà a lui - che per evitare la morte per apostasia avrebbe dovuto emigrare - e al prete che gli avrebbe amministrato il battesimo. Intanto, il povero musulmano si era studiato da solo i vangeli e il catechismo, praticando una vita di preghiera.
Anche in Egitto si tende a frenare le conversioni e a non battezzare, sebbene alcuni sacerdoti mi abbiano confidato di aver amministrato qualche battesimo in segreto. Interrogato da AsiaNews, un religioso da decenni in Egitto ha risposto che voler battezzare a tutti i costi è "contro il Concilio Vaticano II perché il Concilio ha sottolineato la salvezza dei non cristiani anche al di fuori della Chiesa". La conclusione sembra essere: non c'è bisogno di battezzare; ognuno si salva nella condizione in cui è.
Non vale la pena aprire qui un dibattito teologico sulla fede in Cristo e la salvezza dei non cristiani. Del resto, mi sembra che la Dominus Jesus e il documento della Dottrina della fede sul "proselitismo" ribadiscono l'importanza di un'appartenenza anche "sociale", visibile al Cristo e alla Chiesa.
Mi importa sottolineare il fatto che essere battezzato è qualcosa che cambia la vita e la percezione della vita del convertito; il cambiamento avviene ora, nella storia, e non nel futuro di una vita "eterna" dopo la morte. Per questo, offrire il battesimo a chi lo chiede non è una questione di superficie, ma un dono di vita e di speranza già oggi. Non è dunque uguale a zero il bilancio fra essere e non essere battezzati.
 Il Dio "solare" dei cristiani; quello "lunare" del Corano
 La fede cambia il presente in modo profondo e significativo. In un'altra testimonianza riportata su Notre Dame de Kabylie, Mohammed Christophe, spiegando la sua conversione, sottolinea la sua nuova comprensione di Dio.
Il convertito si chiede: "Se il Dio del Corano è lo stesso di quello dei cristiani, perché io, Mohammed, sono divenuto Christophe?" E la risposta è "Avendo vissuto nell'islam, avendo praticato i suoi precetti, circondato da persone ancora oggi musulmane (la mia famiglia si definisce musulmana), io non cesso di essere abbagliato dalla scoperta del Vangelo. La luce che da esso emana può suggerire un paragone, che però suppone una premessa: chi vuol discutere del Dio dell'islam deve riferirsi al Corano. Ed ecco: se si rimpiazza la parola 'Dio' con quella di 'luce', quella del Corano è una luce lunare, quella del vangelo è una luce solare....
In effetti che Dio sia unico, creatore, o qualunque altro nome gli si attribuisca, si può ammetterlo. Ma se ci si ferma a questo postulato, non è necessario abbandonare l'islam per divenire cristiano. Ma Gesù è venuto per rivelare agli ebrei e poi a tutti gli uomini che 'Dio è vostro Padre; Dio vi ama e vi vuole con Lui per donarvi la Sua vita!'. A questo punto io non esito nemmeno un istante: accetto quest'offerta non una sola volta, ma anche due! Del resto io so che [l'offerta] che mi fa il Corano è di meritare forse (perché non c'è garanzia) un paradiso carnale e materialista (s.38, 50-52), tanto da farmi pensare più a una pubblicità di qualche luogo di vacanza e di ozio, sotto il sole dei tropici, ma non mi dà alcuna certezza di 'conoscere' il mio Dio e Signore!".
Mohammed Christophe fa poi un paragone fra la figura di Cristo e quella di Maometto: "E che dire del volto di Cristo e quello di Maometto? Basteranno due citazioni: Gesù (in Giov. 10,11) dice: ' Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la vita per le sue pecore'. Maometto (in s.33,47): O profeta! Ti è lecito sposare tutte le donne che hanno la dote; tutte le prigioniere che Dio ha messo nelle tue mani!'. Siamo seri: una cosa è dire ' Vi è un solo Dio per tutti'; altra cosa è dire che Egli si interessa a me, verme insignificante, fino a volermi 'divinizzare' in Gesù.... Questa è la rivelazione che mi ha chiamato!".
 Gesù, la libertà dell'uomo senza "sottomissione"
 Mohammed Christophe si sofferma poi sulle questioni dell'apostasia e sul seguire Cristo fino al rischio della morte:
"[Cristo domanda:] Sei pronto a seguirmi e a lasciare tutto per me? Quando si è ben compreso ciò che Gesù richiede per amore, si misurano tutte le difficoltà per rispondere a Lui in modo affermativo. E una cosa è dirgli 'sì' con le labbra; altra cosa è lasciare tutto per Lui. A noi che veniamo dall'islam ciò ha per conseguenza di rompere con il proprio passato, la propria famiglia e comunità, le proprie certezze morali o spirituali.
Lo so, è molto più semplice rimanere musulmani. Non prendendo alcuna posizione (Beh, in fondo abbiamo lo stesso Dio), le scuse sono numerose e facili per non operare questo abbandono, accettare questa trasformazione, morire a se stesso e seguire Gesù, [in] una conversione esigente che si compie solo con il suo aiuto. È il passo che il giovane ricco del Vangelo non ha voluto fare, perché almeno all'inizio, occorre il proprio libero consenso: Gesù non mi impone di 'sottomettermi'[islam], ma di amarlo in tutta libertà. Ed ecco ancora una grande differenza: Dio ci crea liberi o schiavi? A seconda della nostra risposta, Dio non diviene più lo stesso: in un caso io incorro nella punizione riservata agli apostati o agli empi; nell'altro io sono il figliol prodigo atteso dal padre, che chiama tutti i servitori non appena mi vede all'orizzonte. Lasciare l'islam è pericoloso, lo si fa a rischio della vita. E allora, cari fratelli e sorelle dell'occidente, accogliete e sostenete quelli che lo fanno....
Insisto: io non parlo del Dio dei musulmani, ma del Dio del Corano. I musulmani sono miei fratelli e forse domani saranno miei fratelli e sorelle in Cristo. E dagli anni '90 questa non è solo una speranza, ma una realtà che mi fa gioire e lodare il Signore: Alleluia! Gesù è venuto per salvare tutti gli uomini, anche i musulmani!".

venerdì 20 luglio 2012

A LEZIONE DI ESORCISMO DA AGOSTINO TOMMASELLI

A LEZIONE DI ESORCISMO DA AGOSTINO TOMMASELLI
Inizia il Ramadan: prosegue il nostro sostegno a difesa dei cristiani perseguitati nel mondo.‏
DI SILVANA DE MARI -
Fonte: http://www.ioamolitalia.it/2012/07/inizia-il-ramadan-prosegue-il-nostro-sostegno-a-difesa-dei-cristiani-perseguitati-nel-mondo-‏/

 L’attività principale dei palestinesi è ammazzare gli israeliani . Sia Fatah che Hamas hanno come primo articolo la distruzione dello Stato d’Israele. Nessuno vuole il piccolo Stato palestinese. Il piccolo Stato palestinese è solo il gradino numero uno per la guerra totale, come è dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio da Gaza, e in guerra permanente. La seconda attività dei palestinesi è ammazzare cristiani, su suolo europeo e americano, certo, e non si contano gli atti di terrorismo, ma anche a Gaza e Cisgiordania. I cristiani di Betlemme sono passati dal 60% al 20% in pochi decenni. A Gaza ci sono le denunce continue quanto inascoltate dei rapimenti e torture dei giovani cristiani per costringerli all’Islam.Quindi la cristianità chiede conto ai palestinesi della loro violenza? No, li riempie di amore e quattrini, in quantità smisurata entrambi, mentre i paesi terremotati trattano con ribrezzo gli aiuti israeliani. Chi ama i propri nemici e odia i propri amici è uno psicotico grave, un povero idiota, un aspirante suicida. Il presidente della Repubblica italiana, che nella sua prima gioventù ha amato Mussolini, nella seconda ha amato Stalin, e nella maturità ha dato la sua piena e benevola approvazione all’invasione sovietica dell’Ungheria, è un individuo che ha un allentamento pluridecennale ad essere schierato con la parte immonda della barricata, essendo peraltro convinto che sia la posizione etica. Questo bizzarro individuo, purtroppo capo della mia Repubblica in questo momento, ha accolto a braccia aperte il criminale Abu Mazen. Tra le sue responsabilità dimostrate di questo criminale c’è l’organizzazione finanziaria dell’attentato di Monaco: la strage degli atleti israeliani. Napolitano lo ha definito un uomo saggio e paziente. È lo stesso tipo di logica per cui si definiva Stalin il più grande benefattore dell’umanità. Chi ama gli assassini li ama per tutta la vita. È una struttura sadica della personalità, un deformazione costante del pensiero quella che porta gli individui ad ammirare dittatori e terroristi. Grazie all’amore sfrenato che psicotici e imbecilli elargiscono insieme a fiumi di quattrini a questi gentiluomini di palestinesi, cui dobbiamo gli attentati di Fiumicino, sinagoga di Roma, Achille Lauro e strage della stazione di Bologna, il mondo si sta sempre più avviando al califfato universale e alla terza guerra mondiale. Ieri sera a Roma abbiamo ricordato i 100.000 cristiani uccisi ogni anno per la loro fede. In quei momenti è arrivata la notizia terribile degli israeliani uccisi e feriti in Bulgaria. Non ho parole per dire quanto sia addolorata. La seconda notizia terrificante e che già adesso stanno cominciando a giustificazione di questo atto terribile. Israele risponde al terrorismo e per questo è “cattivo”- L’Europa è “buona” e risponde al terrorismo ed alla protervia islamica inginocchiandosi e strisciano sempre di più. Domani comincia il Ramadan. In Olanda Francia Belgio e Inghilterra la polizia ha dato ordine ai poliziotti di non entrare se non in caso di estrema necessità nei quartieri arabi e soprattutto, neanche all’interno delle auto, fumare o consumare cibi o alimenti. L’islam non tollera nulla. L’islam non tollera che non si rispettino le sue orride imposizioni. L’islam è la più terrificante totalitarismo che sia mai esistito. Ma non ha calcolato noi, gli uomini e donne di buona volontà, gli onesti, quelli che il coraggio ce l’hanno e che siamo quelli che lo fermeremo. Silvana De Mari INSERITO DA SILVANA DE MARI - 20/07/12, 10:41 - SILVANA DE MARI

Shahbaz Bhatti: "Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire"

Shahbaz Bhatti, ministro cattolico pachistano, è stato ucciso dai talebani il 2 marzo 2011. Bhatti, ministro per le Minoranze religiose, si batteva per una modifica della legge sulla blasfemia . L'assassinio è avvenuto in seguito ad alcune minacce di morte che aveva ricevuto in seguito alla sua battaglia morale e politica per difendere Asia Bibi, la donna condannata a morte con l'accusa di blasfemia appunto.

Non essendo state le prime minacce ricevute e non avendo adeguata protezione dal suo governo, Shahbaz Bhatti aveva da tempo scritto il suo testamento spirituale che riportiamo a seguire ( Fonte Asianews).


 Il mio nome é Shahbaz Bhatti. Sono nato in una famiglia cattolica. Mio padre, insegnante in pensione, e mia madre, casalinga, mi hanno educato secondo i valori cristiani e gli insegnamenti della Bibbia, che hanno influenzato la mia infanzia. Fin da bambino ero solito andare in chiesa e trovare profonda ispirazione negli insegnamenti, nel sacrificio, e nella crocifissione di Gesù. Fu l'amore di Gesù che mi indusse ad offrire i miei servizi alia Chiesa. Le spaventose condizioni in cui versavano i cristiani del Pakistan mi sconvolsero. Ricordo un venerdì di Pasqua quando avevo solo tredici anni: ascoltai un sermone sul sacrificio di Gesu per Ia nostra redenzione e per la saIvezza del mondo. E pensai di corrispondere a quel suo amore donando amore ai nostri frateIli e sorelle, ponendomi al servizio dei cristiani, specialmente dei poveri, dei bisognosi e dei perseguitati che vivono in questo paese islamico. Mi é stato richiesto di porre fine alIa mia battaglia, rna io ho sempre rifiutato,persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta é sempre stata la stessa. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio é così forte in me che mi considererei privilegiato qualora - in questo mio battagliero sforzo di aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan - Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese. Molte volte gli estremisti hanno desiderato uccidermi, imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato Ia mia famigIia. Io dico che, fincbè avro vita, fino al mio ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, sofferente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri. Credo che i cristiani del mondo che hanno teso la mani ai musulmani colpiti dalla tragedia del terremoto del 2005 abbiano costruito dei ponti di solidarietà, d'amore, di comprensione, di cooperazione e di tolleranza tra le due religioni. Se tali sforzi continueranno sono convinto che riusciremo a vincere i cuori e Ie menti degli estremisti. Ciò produrrà un cambiamento in positivo: le genti non si odieranno, non uccideranno nel nome della religione, ma si ameranno le une le altre, porteranno armonia, coltiveranno la pace e la comprensione in questa regione. Credo che i bisognosi, i poveri, glii orfani qualunque sia la loro religione vadano considerati innanzitutto come esseri umani. Penso che quelle persone siano parte del mio corpo in Cristo, che siano Ia parte perseguitata e bisognosa del corpo di Cristo. Se noi portiamo a termine questa missione, allora ci saremo guadagnati un posto ai piedi di Gesù ed io potrò guardarLo senza provare vergogna. Shahbaz Bhatti

mercoledì 18 luglio 2012

I messaggi di Medjugorje: un richiamo alla conversione per vivere con Dio, in Dio e per Dio ogni istante della propria vita


Da : http://www.festadelladivinamisericordia.com 


Il messaggio di Medjugorje

«Cari figli, vi invito a riflettere sul vostro futuro. Voi state creando un nuovo mondo senza Dio, solamente con le vostre forze, ed è per questo che non siete soddisfatti e non avete la gioia nel cuore» (25 gennaio 1987)

1. LA PACE

SOLO DIO CI DONA LA VERA PACE – La parte essenziale del messaggio della Madonna è anzitutto l'urgenza del ritorno a Dio, attraverso la fede, la preghiera e la testimonianza. Dio ci ha creato per amarlo e ci chiama all'amore che non tramonta mai e che dobbiamo poi a nostra volta donare agli altri. Fin dall'inizio la Madonna si è presentata con queste parole: "Io sono la Regina della Pace", lasciando intendere che nel mondo regna l'odio e la guerra, e che per la prima volta il mondo è a rischio di autodistruzione a causa della potenza delle armi atomiche e di distruzione di massa. La pace però non è possibile se prima non si ritorna a Dio. Questo è dunque il messaggio principale di Medjugorje: soltanto con la preghiera si può scoprire la fede, soltanto con la fede è possibile la conversione e soltanto con la conversione dei cuori si può ottenere la pace.
L'INVITO AL CAMMINO DI CONVERSIONE – Per capire cosa si intende per pace, che è molto di più della semplice assenza della guerra garantita dalla politica, occorre rifarsi all'ebraico shalom, parola che sta ad indicare il frutto dell'osservanza dell'Alleanza di Dio, ossia del rispetto dei suoi Comandamenti e del combattimento spirituale. Il primo passo di questo cammino di conversione è aprire il cuore alla grazia , il secondo passo è purificare il cuore dalle radici del male e dall'attaccamento alle cose materiali che ci impediscono di vedere Dio (attraverso la pratica della preghiera, digiuno e della mortificazione), l'ultimo passo è quello dell'affidamento totale, cioè donare il cuore a Dio che così ci riempirà di quella pace del cuore che ci permetterà di portare l'amore e la pace ai fratelli.
  • «Sono venuta a Medjugorje perché qui ci sono molti buoni credenti. Desidero restare con voi per convertire il maggior numero possibile di persone e ridare la pace a quelli che l’hanno perduta» (15.9.1981)
  • «Il mondo di oggi vive in mezzo a forti tensioni e cammina sull’orlo di una catastrofe. Può essere salvato soltanto se troverà la pace. Ma la pace potrà averla soltanto ritornando a Dio» (15.2.1983)
  • «Oggi vi invito a decidervi per Dio, perché l'allontanamento da Dio è frutto della mancanza di pace nei vostri cuori. Dio solo è pace. Per questo avvicinatevi a Lui tramite la vostra preghiera personale e dopo vivete la pace nei vostri cuori. Così la pace dai vostri cuori potrà correre come un fiume in tutto il mondo. Non parlate di pace, ma praticatela» (25.5.1991)


2. LA CONVERSIONE

DECIDERSI PER DIO – L'invito alla conversione è il messaggio principale che viene da Medjugorje. Il termine "conversione" indica l'atto personale con il quale ci volgiamo a Dio distogliendoci dall'egoismo e dal peccato e presuppone un cambiamento di rotta, una svolta a "U" della propria vita, un dietro-front a 180° dalla direzione sbagliata verso quella giusta. Per chi già crede, invece, la conversione implica un risveglio della propria dimensione spirituale da una vita di tiepidezza e di abitudine ad una vita con maggior amore per Dio e per il prossimo, facendo giorno dopo giorno un passo in avanti nel cammino di santità.
  • «Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste. Dio è verità. Soltanto in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita. Io mi sono presentata qui come Regina della Pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo. Soltanto in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace. Perciò chiedo la conversione». (16.6.1983)
  • «Cari figli, oggi vi benedico con la mia benedizione materna e vi invito tutti alla conversione. Io desidero che ognuno di voi si decida a cambiare la propria vita e che ciascuno lavori di più nella Chiesa, non con le parole o con il pensiero, ma con l’esempio. Che la vostra vita sia una gioiosa testimonianza di Gesù. Non potete dire che siete convertiti, perché la vostra vita deve diventare conversione quotidiana. Per comprendere che cosa dovete fare, figlioli, pregate; e Dio farà capire che cosa occorre concretamente che facciate e dove avete bisogno di cambiare. Io sono con voi e vi metto tutti sotto il mio manto. Grazie per aver risposto alla mia chiamata» (25.2.1993)


3. LA VITA SACRAMENTALE

LA CONFESSIONE – La confessione avviene quando si decide seriamente di cambiare vita e ci si interroga sulla direzione che la propria vita sta percorrendo. Infatti più la nostra vita procede sulla via del male e del peccato, più noi ci troviamo scontenti, inquieti ed insoddisfatti, e proviamo quella perdizione eterna che altra non è se non la separazione dall'amore e dalla gioia di Dio. La Madonna consiglia la confessione mensile e appena ci si accorge di essere caduti in peccato mortale. Inoltre invita a non limitarsi a dire i propri peccati, ma anche a chiedere al sacerdote qualche consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spirituale. Da ciò si vede come la Madonna collochi questo sacramento non solo per rivestirsi della grazia santificante di Dio ma anche per fare un programma di vita in modo da avanzare a poco a poco nella vita spirituale.
UN GRAVE PECCATO: L'ABORTO – La Madonna ha riferito di un grave peccato: quello dell'aborto. «Dovete aiutare molto le donne che hanno abortito. Aiutate loro a capire che è un peccato. Invitatele a chiedere perdono a Dio e ad andare a confessarsi. Dio è pronto a perdonare tutto, poiché la sua misericordia è infinita. Cari figli, siate aperti alla vita e proteggetela. I bambini uccisi nel seno materno sono ora come piccoli angeli attorno al trono di Dio».
L'EUCARISTIA – Fondamentale è la frequentazione della Santa Messa e la partecipazione alla Comunione fatta in stato di grazia: senza di essa la nostra partecipazione non sarebbe completa.
  • Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, soprattutto il primo venerdì o il primo sabato del mese. Fate ciò che vi dico. La confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confesseranno una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite. (6.8.1982)
  • Che la santa confessione sia per voi il primo passo della conversione, e quindi, cari figli, decidetevi per la santità. Che la vostra conversione e la decisione per la santità cominci oggi, e non domani. Figlioli, io vi invito tutti sulla via della salvezza e desidero mostrarvi la strada verso il paradiso. (25.11.1992)


4. LA PREGHIERA E IL DIGIUNO

LA PREGHIERA DEL CUORE – La preghiera è il linguaggio fondamentale con cui si esprime la fede e la comunione di vita con Dio. La Madonna ha sempre insistito sulla preghiera "fatta col cuore", che non sia cioé una semplice ripetizione di formule ma colloquio personale con Dio in cui ci si nutre dell'amore di Dio per poi poterlo donare agli altri. Si tratta di un cammino di progressiva purificazione del cuore: all'inizio si avverte la fatica nel pregare e allora la preghiera deve essere un po' come compito a cui applicarsi con fedeltà e costanza quotidiana. Solo dopo si perviene alla preghiera di gioia, perché nel cuore si fa l'esperienza di Dio.
IL SANTO ROSARIO – La preghiera preferita dalla Madonna è il Rosario, ma sono ugualmente importanti il Padre Nostro, il Credo, la preghiera allo Spirito Santo. La Madonna consiglia la recita del rosario nella sua forma completa con i 15 misteri, ma all'inizio è bene percorrere la strada della gradualità per evitare lo scoraggiamento, incominciando con poco, magari solo con qualche decina, e poi crescere pian piano perseverando nei propositi presi.
LA SACRA SCRITTURA – La Madonna invita a meditare quotidianamente la Parola di Dio. Più che un libro da studiare, infatti, la Sacra Scrittura va considerata come cibo spirituale con cui nutrire la fede e la preghiera. La Madonna ha anche indicato un passo del Vangelo su cui meditare: Matteo 6,24-34: «Nessuno può servire a due padroni: o odierà l'uno e amerà l'altro, o preferirà l'uno e disprezzerà l'altro: non potete servire a Dio e a mammona. Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano, non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: che cosa mangeremo? che cosa berremo? che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta il suo affanno».
IL DIGIUNO – La Madonna invita a digiunare il mercoledì e il venerdì, ma non si tratta di una dieta, bensì di una rinuncia e quindi di un atto di amore. Digiunare pertando non significa non mangiare nulla ma limitare il cibo al pane (o prodotti da esso derivati) e all'acqua. Si tratta di una pratica antichissima e ben consolidata nel Cristianesimo, ad esempio nel monachesimo. Il digiuno si rivolge alle persone sane, con un adeguato equilibrio psico-fisico, e che non rechi danni alla salute. L'importanza ascetica dei sacrifici e delle rinunce consiste nel fatto che permettono di rafforzare la volontà, indebolita e spesso resa schiava dalle passioni e dall'attaccamento alle cose materiali di questo Questa rinuncia ci permette di ridimensionare l'importanza che attribuiamo alle cose di questo mondo per dare alla nostra vita una nuova gerarchia di valori orientandola alle cose e che contano davvero, mettendo Dio al primo posto. Inoltre allenando la nostra volontà alla rinuncia di ciò che è lecito si trova anche la forza per dire no anche a quelle illecite, rinunciando a Satana e a tutte le sue seduzioni. La rinuncia al male è dunque lo scopo ultimo delle mortificazioni.
PRENDERE SUL SERIO I MESSAGGI – Quello che bisogna fare è mettersi sul serio a pregare, mettersi sul serio a digiunare, e far la pace con tutti. E per fare questo ci indica questi punti essenziali: stabilire un tempo da dedicare a Dio e non permettere a nessuno di rubarcelo, offrire anche il nostro corpo (col digiuno) e attuare un capovolgimento dei valori della nostra vita. La preghiera, che normalmente noi teniamo ai margini, deve diventare il centro della nostra vita, perché da essa dipende ogni nostra azione. Dio sta in un angolo della nostra casa: ecco, adesso bisogna far conversione, mettere Gesù Cristo nel centro della mente e del cuore.

 I PRINCIPALI MESSAGGI DEI PRIMI ANNI DELLE APPARIZIONI
La Madonna, nei primi anni delle apparizioni, ha dato importanti messaggi che hanno spiegato il perché si è manifestata in questi tempi («la pace nel mondo è in pericolo»), ha chiarito verità di fede accantonate nella predicazione ordinaria o implicitamente negate da molti fedeli e anche taluni teologi (l'esistenza e l'eternità dell'inferno, l'importanza della confessione, l'esistenza e l'attività di Satana, l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa Cattolica). Inoltre ha impostato quel cammino di conversione e di santità che poi è sfociato nei messaggi ufficiali dati alla parrocchia a partire dal 1984, vera e propria guida spirituale dei veggenti e di tutta la Parrocchia di Medjugorje, modello per il rinnovamento della Chiesa nei nostri attuali tempi di secolarizzazione e di crisi di fede.

DIO ESISTE:
• «Sono venuta per dire al mondo: Dio esiste. Dio è verità. Soltanto in Dio c’è la felicità e la pienezza della vita. Io mi sono presentata qui come Regina della Pace per dire a tutti che la pace è necessaria per la salvezza del mondo. Soltanto in Dio si trova la vera gioia dalla quale deriva la vera pace. Perciò chiedo la conversione» (16.6.1983)
LA SALVEZZA È OFFERTA A TUTTI:
• «Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale» (20.5.1982)
• «C’è un solo Dio e in Dio non esiste divisione. Siete voi nel mondo che avete creato le divisioni religiose. E tra Dio e gli uomini c’è un unico mediatore di salvezza: Gesù Cristo. Abbiate fede in Lui» (23.2.1982)
LA VERA RELIGIONE È IL CATTOLICESIMO:
• «In tutte le religioni c’è del buono, ma non è la stessa cosa professare una religione o un’altra. Lo Spirito Santo non agisce con uguale potenza in tutte le comunità religiose» (25.2.1982)
• «Sulla terra voi siete divisi, ma siete tutti figli miei. Musulmani, ortodossi, cattolici, tutti siete uguali davanti a mio Figlio e a me. Siete tutti figli miei. Ciò non significa che tutte le religioni siano uguali davanti a Dio, ma gli uomini sì. Non basta, però, appartenere alla Chiesa cattolica per essere salvati: occorre rispettare la volontà di Dio. Anche i non cattolici sono creature fatte a immagine di Dio e destinate a raggiungere un giorno la salvezza, se vivono seguendo rettamente la voce della propria coscienza. La salvezza è offerta a tutti, senza eccezioni. Si dannano soltanto coloro che rifiutano deliberatamente Dio. A chi poco è stato dato, poco sarà chiesto. A chi è stato dato molto, sarà chiesto molto. Soltanto Dio, nella sua infinita giustizia, stabilisce il grado di responsabilità di ogni uomo e pronuncia il giudizio finale» (20.5.19822)
• «Voi dovete rispettare la religione di tutti (= gli appartenenti alle altre religioni), ma anche conservare a ogni costo la fede cattolica per voi e per i vostri figli» (19.2.1984)
IL PARADISO È LA META A CUI DOBBIAMO TENDERE:
• «La maggior parte degli uomini, quando muore, va in purgatorio. Un numero pure molto grande va all’inferno. Soltanto un piccolo numero di anime va direttamente in paradiso. Vi conviene rinunciare a tutto pur di essere portati direttamente in paradiso al momento della vostra morte» (2.11.1983)
LA MORTE:
• «Al momento della morte si lascia la terra in piena coscienza: quella che abbiamo ora. Al momento della morte si è coscienti della separazione dell’anima dal corpo. È sbagliato insegnare alla gente che si rinasce più volte e che l’anima passa in diversi corpi. Si nasce una volta sola e dopo la morte il corpo si decompone e non rivivrà più. Ogni uomo poi riceverà un corpo trasfigurato. Anche chi ha fatto molto male durante la vita terrena può andare diritto in Cielo se alla fine della vita si pente sinceramente dei suoi peccati, si confessa e si comunica» (24.6.1982)
IL PURGATORIO:
• «In purgatorio ci sono tante anime e tra queste anche persone consacrate a Dio. Pregate per loro almeno sette Pater, Ave e Gloria e il Credo. Ve lo raccomando. Molte anime sono in purgatorio da molto tempo perché nessuno prega per loro. Nel purgatorio ci sono diversi livelli: i più bassi sono vicini all’inferno, mentre quelli elevati si avvicinano gradualmente al paradiso» (20.7.1982)
L'INFERNO:
• «Oggi molti vanno all’inferno. Dio permette che i suoi figli soffrano nell’inferno perché hanno commesso colpe gravissime e imperdonabili. Coloro che vanno all’inferno non hanno più possibilità di conoscere una sorte migliore. Le anime dei dannati non si pentono e continuano a rifiutare Dio. E lì lo maledicono ancor più di quanto non facessero prima, quando erano sulla terra. Diventano parte dell’inferno e non vogliono essere liberate da quel luogo» (25.7.1982)
SATANA:
• «Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l’intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo, ma ha aggiunto: “Non la distruggerai”. Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana, ma – quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati – il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l’uso dell’acqua benedetta» (14.4.1982)
L'UMANITÀ PECCATRICE:
• «Prendetemi sul serio. Quando Dio si manifesta al mondo non lo fa per scherzo, ma per dire cose serie» (15.3.1982)
• «Sono venuta a chiamare il mondo alla conversione per l’ultima volta. In seguito non apparirò più sulla terra. Queste sono le mie ultime apparizioni» (2.5.1982)
• «Tutti i segreti che ho confidato si realizzeranno e anche il segno visibile si manifesterà. Ma non aspettate questo segno per soddisfare la vostra curiosità. Questo, prima del segno visibile, è un tempo di grazia per i credenti. Perciò convertitevi e approfondite la vostra fede. Quando verrà il segno visibile, per molti sarà troppo tardi» (23.12.82)
• «Bisogna annunciare al mondo la realtà, cioè la serietà degli eventi futuri. Ho già detto più volte che la pace del mondo è in pericolo. Però non bisogna togliere la speranza perché Dio ha un suo programma e ciò che realmente conta per la gente è la conversione e la vita di fede» (13.9.1983-30.11.1983)
LA CONFESSIONE:
• «Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, soprattutto il primo venerdì o il primo sabato del mese. Fate ciò che vi dico. La confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confesseranno una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite» (6.8.1982)
LA PREGHIERA E IL DIGIUNO:
• «La gente prega in modo sbagliato. Si reca nelle chiese e nei santuari per chiedere qualche grazia materiale. Pochissimi, invece, chiedono il dono dello Spirito Santo. La cosa più importante per voi è proprio implorare che discenda lo Spirito Santo, perché se avete il dono dello Spirito Santo avete tutto» (29.12.1983)
• «Cari figli, vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno» (21.7.1982)
PAPA GIOVANNI PAOLO II:
• «I nemici del Papa volevano ucciderlo, ma io l’ho protetto» (14.5.82)
MARIA INTERCEDE PRESSO DIO:
• «Io non dispongo direttamente delle grazie divine, ma ottengo da Dio tutto ciò che chiedo con la mia preghiera. Dio ha piena fiducia in me. E io intercedo le grazie e proteggo in modo particolare coloro che sono consacrati a me» (31.8.1982)

La fertilità mondiale crolla del 60% ma l’Onu continua a spendere per ridurre le nascite


Da Tempi.it

Al termine della Giornata mondiale della popolazione, l’Onu stanzia miliardi di dollari per ridurre le nascite. Ma i dati demografici del mondo intero sono allarmanti.Luglio 17, 2012 Redazione

(tratto da ZENIT.org) – Mercoledì 11 luglio è stata la Giornata mondiale della popolazione. Come era prevedibile il Fondo per le attività sulla popolazione delle Nazioni Unite (Unfpa) ha colto l’occasione per invocare più fondi per la pianificazione familiare. Mercoledì scorso è stata anche la giornata di chiusura del summit, organizzato a Londra dal governo inglese e dalla Fondazione Bill e Melissa Gates, assieme ad Unfpa e ad altri partner. I partecipanti al summit si sono impegnati a reperire 4,6 miliardi per finanziare la pianificazione familiare per i prossimi anni, secondo quanto dichiarato da Unfpa in una nota stampa. “I contraccettivi sono uno dei migliori investimenti che un paese possa fare per il suo futuro”, si legge nel sito del Summit di Londra.
Un’opinione non condivisa da Austin Ruse, che venerdì scorso ha criticato il summit in un post su National Review Online. Ruse è presidente del Catholic Family and Human Rights Institute (C-FAM), un istituto no-profit, che segue da vicino le Nazioni Unite e altre organizzazioni su temi come la famiglia e la popolazione. Ruse afferma che i tassi di fertilità sono a picco e che “il mondo si trova di fronte alla realtà di un inverno demografico”. Ruse inoltre osserva che “ogni dollaro speso nella coercitiva pianificazione familiare delle Nazioni Unite, sarà un dollaro rubato ai reali bisogni delle donne povere: assistenza sanitaria di base, qualificati assistenti al parto, educazione, acqua pulita e nutrizione”.
Inverno
Il punto di vista di Ruse sull’inverno demografico è ben fondato. Lo scorso 2 luglio la Reuters ha riportato che alla fine dell’anno scorso, il numero delle nascite in Germania è sceso a quello del dopoguerra. Il tutto nonostante gli incentivi del governo a ribaltare il trend in quella che è la più fiorente economia d’Europa. I dati preliminari diffusi dall’Ufficio Federale di Statistica tedesco certificano 663mila bambini nati durante il 2011, contro i 678mila del 2010. Infatti ogni anno, dal 1972, il numero dei decessi è sempre stato superiore al numero delle nascite. Nel 2011 la differenza tra i due tassi è stato di 190mila persone. Mentre comunemente si pensa che le famiglie musulmane abbiano molti figli, in un articolo pubblicato a giugno dalla rivista Policy Review e firmato da Nicholas Eberstadt e Apoorva Shah, si afferma che i livelli di fertilità sono drammaticamente scesi anche nella comunità musulmana. Gli autori ammettono che mancano dati affidabili su alcuni stati Musulmani (ad esempio l’Afghanistan), tuttavia le loro stime coprono dagli 1,42 miliardi agli 1,57 miliardi, quindi circa il 22-23% della popolazione mondiale.
Tutti i 48 paesi a maggioranza musulmana hanno conosciuto un declino della fertilità negli ultimi decenni. Inoltre tale declino è stato superiore alla media mondiale. “Il notevole declino della fertilità che si ora riscontra nel mondo musulmano, è una delle più importanti svolte demografiche della nostra era”, si legge nell’articolo. Gli ultimi dati confermano gli argomenti in un recente saggio dal titolo Population Decline and the Remaking of Great Power Politics, scritto da Susan Yoshihara e da Douglas Sylva, che lavorano entrambi per C-FAM. Il declino demografico in molte nazioni può essere severo, spiegano gli autori nell’introduzione, al punto che alcuni paesi potrebbero non realizzare alcuna crescita economica, né mettere a punto programmi di welfare o pensionistici. Negli ultimi decenni si è verificato un crollo dei tassi di fertilità pari al 60% a livello mondiale e il numero degli ultrasessantenni è 3 volte e mezza superiore. La percentuale di lavoratori rispetto ai pensionati è scesa del 25% negli ultimi 50 anni e si prevede che scenda del 55% entro il 2050.
Destino
“La demografia non è destino – spiegano gli autori – ma delinea le frontiere del possibile”. La popolazione lavoratrice o in età da lavoro di tutti i paesi sviluppati, con l’eccezione degli Stati Uniti, smetterà di crescere per i prossimi cinque anni, osserva Philip Longman nel suo saggio. Longman, stimato scrittore di tematiche demografiche, aggiunge che il fenomeno non coinvolge solo i paesi sviluppati. Entro la metà di questo secolo, Brasile, Cina e Messico avranno probabilmente una popolazione più vecchia degli Stati Uniti. Le ultime proiezioni stimano che, entro il 2050, il 75% di tutti i paesi, anche nelle aree sottosviluppate, non avranno abbastanza figli per evitare il decremento demografico. Anche l’Europa è particolarmente affetta, con 18 dei 20 paesi con il più basso tasso di natalità. La popolazione europea, inclusa la Russia, si prevede che perderà 128 milioni di abitanti entro il 2050.
Il giornalista e scrittore Gordon G. Chang ha esaminato le conseguenze del cambiamento demografico in Cina. Il paese più popoloso del mondo ha determinato anomalie demografiche che non potranno essere sanate per decenni, ha osservato. In Cina, infatti, ci sono 51,3 milioni di maschi in più rispetto alle femmine, a causa dell’aborto selettivo, sulla base del sesso. Il paese sarà presto investito da una “ondata di vecchiaia”, afferma Chang. La percentuale di ultrasessantenni, attualmente al 12,5%, raddoppierà entro il 2030. La Cina ha già pochi lavoratori e la popolazione in età lavorativa è destinato a diminuire da un miliardo del 2015 ai 789 milioni del 2050. Ciò produrrà serie conseguenze sia per la Cina che per il resto del mondo, prevede Chang. Eppure, nonostante tutti i fenomeni in corso, le Nazioni Unite e i loro sodali continuano nella loro propaganda per la riduzione ulteriore delle nascite in futuro.
di padre John Flynn, traduzione dall’inglese a cura di Luca Marcolivio


Preghiamo insieme il SANTO ROSARIO: Misteri Gloriosi (Mercoledì e Domenica)

Primo Mistero Glorioso: La risurrezione di Gesù.
 «Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono la pietra rotolata via dal sepolcro; ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre erano ancora incerte, ecco due uomini apparire vicino a loro in vesti sfolgoranti. Essendosi le donne impaurite e avendo chinato il volto a terra, essi dissero loro: "Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato"» (Lc 24, 1-6). «"Se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione e vana anche la nostra fede" (1Cor 15, 14). La risurrezione costituisce anzitutto la conferma di tutto ciò che Cristo stesso ha fatto e insegnato» (CCC, 651).
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.

 Secondo Mistero Glorioso: L'ascensione di Gesù al cielo.
 «Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio» (Mc 16, 19). «Quest'ultima tappa rimane strettamente unita alla prima, cioè alla discesa dal cielo realizzata nell'incarnazione. Solo colui che è "uscito dal Padre" può far ritorno al Padre: Cristo» (CCC, 661).
 Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.

 Terzo Mistero Glorioso: La discesa dello Spirito Santo nel Cenacolo. «Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro cinque lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere di esprimersi» (At 2, 1-4). «"Spirito Santo", tale è il nome proprio di colui che noi adoriamo e glorifichiamo con il Padre e il Figlio. La Chiesa lo ha ricevuto dal Signore e lo professa nel Battesimo dei suoi figli» (CCC, 691).
 Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.

Quarto Mistero Glorioso: L'Assunzione di Maria al cielo.
 «Tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente» (Lc 1, 48-49). «La santissima Vergine Maria, dopo aver terminato il corso della sua vita terrena, fu elevata, corpo e anima, alla gloria del cielo, dove già partecipa alla gloria della risurrezione del suo Figlio, anticipando la risurrezione di tutte le membra del suo corpo» (CCC, 974).
Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre.

Quinto Mistero Glorioso: L'Incoronazione di Maria Regina del cielo e della terra.
«Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle» (Ap 12, 1). «Infine, l'immacolata Vergine, preservata immune da ogni macchia di colpa originale, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come la Regina dell'universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte» (CCC, 966).
 Padre Nostro, 10 Ave Maria (meditando il mistero), Gloria al Padre. (dal sito della Santa Sede in Vaticano)

Il dottor Anthony Levatino ha praticato complessivamente circa 1200 aborti prima di diventare prolife (qui trovate la sua testimonianza in cui spiega come è avvenuto il cambiamento)

Da Postaborto.it Il 17 maggio 2012 è comparso davanti ad una sottocommissione del Congresso americano. L’udienza era sul cosiddetto Pain-Capable Unborn Child Protection Act, che vuole proibire gli aborti dopo 20 settimane di gravidanza nel District of Columbia (dove si trova la capitale Washington), basandosi sul fatto che i bambini non ancora nati possono sentire dolore in questa fase della gravidanza. Il dottor Levatino ha parlato a favore del divieto. E la sua testimonianza è forse la spiegazione più brutale che si potrà mai sentire per spiegare perché l’aborto è un male, puro e semplice. Presidente Franks, egregi membri della sottocomissione, mi chiamo Anthony Levatino. Sono un ginecologo ostetrico abilitato. Ho conseguito la mia laurea in medicina presso l’Albany Medical College di Albany, New York nel 1976, e ho completato il mio internato in ginecologia e ostetricia presso l’Albany Medical Center nel 1980. Nei miei 32 anni di carriera, ho avuto il privilegio di praticare ostetricia e ginecologia sia nel privato che presso università. Dal giugno 1993 al settembre 2000 sono stato professore associato di ginecologia e ostetricia presso il Medical College di Albany, svolgendo in tempi diversi sia il ruolo di direttore del corso di studi che direttore del programma di internato. Ho anche dedicato molti anni alla pratica privata e attualmente ho uno studio medico a Las Cruces, nel New Mexico. Vi ringrazio per il vostro gentile invito a trattare le questioni riguardanti il Pain-Capable Unborn Child Protection Act nel District of Columbia (HR 3803).
Durante il mio internato e nei primi cinque anni di libera professione ho eseguito aborti sia al primo che al secondo trimestre. Durante i miei anni di internato, gli aborti al secondo trimestre venivano eseguiti in genere attraverso infusione di soluzione salina o, occasionalmente, con instillazione di prostaglandine. Queste procedure erano difficili, costose e richiedevano che le pazienti avessero un travaglio di parto per espellere i loro bambini. Nel 1980, nel momento in cui ho iniziato la libera professione prima in Florida e poi nel nord dello stato di New York, quelli come noi che erano nel settore dell’aborto stavano cercando un metodo più efficiente per effettuare l’aborto al secondo trimestre. Abbiamo scoperto che la procedura “aspirazione, dilatazione ed evacuazione” (o “aspirazione D&E”) offriva dei chiari vantaggi rispetto ai vecchi metodi. La procedura era molto più veloce e non presentava il rischio che il bambino fosse partorito vivo. Tenete presente che il mio socio ed io non avevamo una clinica per aborti. Eravamo medici specialisti in ginecologia ed ostetricia, ma l’aborto era sicuramente parte di quella professione. Relativamente pochi ginecologi nel nord dello stato di New York eseguivano questa procedura all’epoca e abbiamo visto l’opportunità di espandere la nostra professione nell’ambito dell’aborto. Eseguivo nel mio studio aborti per aspirazione, dilatazione e raschiamento nel primo trimestre fino a 10 settimane dall’ultima mestruazione e procedure più tardive in un ambiente ospedaliero ambulatoriale. Dal 1981 fino al febbraio 1985 ho eseguito circa 1200 aborti. Oltre 100 di questi erano aborti D&E al secondo trimestre fino a 24 settimane di gestazione, e con questo intendo 24 settimane dal primo giorno dell’ultimo periodo mestruale della donna (LMP), che equivalgono a 22 settimane dal concepimento. (...) Immaginate, se ci riuscite, di essere un ginecologo ostetrico pro-choice come io ero una volta. La tua paziente oggi è di 24 settimane di gravidanza (LMP). A ventiquattro settimane dalle ultime mestruazioni, l’utero è due dita sopra l’ombelico. Se tu potessi vedere il suo bambino, cosa abbastanza facile con una ecografia, sarebbe lungo una volta e mezzo una mano, dalla cima della testa al fondo della schiena, senza contare le gambe. La tua paziente ha sentito il suo bambino calciare nell’ultimo mese o anche prima, ma ora lei sta dormendo su un tavolo operatorio e tu sei lì per aiutarla con il suo problema della gravidanza. La prima cosa da fare è rimuovere la laminaria che era stata messa in precedenza nella cervice, l’apertura dell’utero, per dilatarla abbastanza da consentire la procedura che stai per effettuare. Fatto questo, guardi gli strumenti chirurgici messi su un tavolino alla tua destra. Il primo strumento che prendi è il catetere per aspirazione da 14 french. È di plastica trasparente e lungo circa ventitré centimetri. Ha un foro nel centro del diametro di circa due centimetri. Immaginate di introdurre questo catetere attraverso la cervice e di dire all’infermiera che vi assiste di accendere la macchina aspiratrice, che è collegata con un tubo di plastica trasparente al catetere. Quello che vedrete è un liquido giallo pallido, che assomiglia molto all’urina, che attraverso il catetere va in una bottiglia di vetro sulla macchina aspiratrice. Questo è il liquido amniotico che circondava il bambino per proteggerlo. Quando l’aspirazione è completa, cercate la pinza Sopher. Questo strumento è lungo circa ventisette centimetri ed è di acciaio inossidabile. Ad un capo si trovano due ganasce lunghe circa cinque centimetri e larghe circa un centimetro, con file di creste affilate o denti. Questo strumento serve ad afferrare e frantumare il tessuto. Quando afferra qualcosa, non lo lascia andare. Un aborto D&E del secondo trimestre è una procedura alla cieca. Il bambino può essere disposto in qualsiasi orientamento o posizione all’interno dell’utero. Immaginate di entrare con la pinza Sopher e di afferrare quello che riuscite. A 24 settimane di gestazione, l’utero è sottile e morbido, quindi dovete stare attenti a non perforare o pungere le pareti. Una volta che avete afferrato qualcosa dentro, premete forte sulla pinza per fissare le ganasce e tirate forte, molto forte. Sentite che qualcosa cede ed ecco spuntare fuori una gamba completamente formata lunga circa quindici centimetri. Entrate di nuovo e cogliere ciò che potete. Fissate le ganasce e tirate fuori con molta forza un’altra volta, ed ecco spuntare fuori un braccio circa della stessa lunghezza. Entrate di nuovo con quella pinza e strappate fuori la colonna vertebrale, l’intestino, il cuore e i polmoni. La parte più dura di un aborto D&E è quando devi estrarre la testa del bambino. La testa di un bambino a quell’età è delle dimensioni di una prugna grande e ora sta fluttuando liberamente all’interno della cavità uterina. Puoi essere abbastanza sicuro di averla presa se la pinza Sopher è divaricata per quanto permettono le dita. Sai di avercela esattamente quando stringi la pinza e vedi del materiale bianco e gelatinoso che viene fuori dalla cervice. Quello era il cervello del bambino. Ora puoi estrarre i pezzi del cranio. Molte volte può uscire un visino e ti guarda fisso. Congratulazioni! Avete appena eseguito con successo un aborto D&E al secondo trimestre di gravidanza. Se vi rifiutate di credere che questa procedura infligge enormi dolori su quel bambino non ancora nato, vi prego di ripensarci. Prima di concludere, voglio fare un commento sulle affermazioni che sento spesso sul fatto che dovremmo mantenere l’aborto legale per salvare la vita delle donne, o prevenire gravi danni alla salute fisica, in caso di condizioni acute che possono presentarsi durante la gravidanza. L’Albany Medical Center, dove ho lavorato per oltre sette anni, è un centro di riferimento terziario che accetta pazienti con patologie correlate o causate dalla gravidanza che possono mettere a rischio la vita. Io personalmente ho curato centinaia di donne con queste condizioni mentre lavoravo lì. Ci sono diverse condizioni che possono verificarsi o peggiorare, tipicamente durante verso la fine del secondo trimestre o al terzo trimestre di gravidanza, e che richiedono cure immediate. In molti di questi casi, concludere o “interrompere” la gravidanza, se si preferisce, può salvare la vita, ma la “interruzione della gravidanza” non significa necessariamente “aborto.” Ritengo che l’aborto sia raramente necessario, ammesso che sia mai utile in questi casi. Ecco perché: Prima che si possa eseguire una procedura di D&E, la cervice deve prima essere sufficientemente dilatata. Nella mia pratica, questo era ottenuto con inserimenti successivi di laminaria. La laminaria è un tipo di alga sterilizzata che assorbe l’acqua per diverse ore e si gonfia aumentando di diverse volte il suo diametro originale. Inserimenti multipli di diverse laminaria nello stesso momento sono assolutamente necessari prima di tentare un aborto D&E. A metà del secondo trimestre, questo richiede circa 36 ore. Se si dovesse utilizzare il metodo alternativo definito nel diritto federale come aborto a nascita parziale (che però è ormai generalmente vietato), questo processo richiede tre giorni, come spiegato dal Dr. Martin Haskell nel suo articolo del 1992 che descrisse per la prima volta questo tipo di aborto. Nei casi in cui una gravidanza ponga una donna in pericolo di morte o di gravi lesioni fisiche, un medico il più delle volte non ha 36 ore, né tanto meno 72 ore, per risolvere il problema. Permettetemi di spiegarmi attraverso un caso reale che ho gestito quando ero all’Albany Medical Center. Una paziente arrivò una notte a 28 settimane di gestazione, con grave pre-eclampsia o tossiemia. La sua pressione arteriosa al momento del ricovero era 220/160. Una pressione normale è circa 120/80. La gravidanza di questa paziente minacciava la sua vita e la vita del suo bambino. Avrebbe potuto benissimo avere un grave ictus a distanza di minuti o ore. Il caso è stato gestito con successo, stabilizzando rapidamente la pressione sanguigna della paziente e “interrompendo” la sua gravidanza con un taglio cesareo. La donna ed il suo bambino se la sono cavata. Questo è un caso tipico nel mondo dell’ostetricia ad alto rischio. Nella maggior parte dei casi simili, qualsiasi tentativo di eseguire un aborto “per salvare la vita della madre” comporterebbe un ritardo ingiustificato e pericoloso nel fornire le cure adeguate, quelle che davvero salvano la vita. Durante la mia permanenza all’Albany Medical Center ho gestito centinaia di casi simili “interrompendo” le gravidanze per salvare le vite delle madri. In tutti questi casi, il numero dei bambini che ho dovuto deliberatamente uccidere è stato pari a zero.

ABORTO: MURER (PD), NO A STRUMENTALIZZAZIONI IDEOLOGICHE, TUTELARE LA DONNA

(AGENPARL) - Roma, 17 lug - "Applicare la legge 194 in tutte le sue parti e non strumentalizzare ideologicamente un tema così importante come l'interruzione volontaria di gravidanza". Lo dichiara Delia Murer, deputata Pd, componente della commissione Affari sociali della Camera dei deputati, a proposito della Proposta di legge di iniziativa popolare, denominata “Regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulle possibili alternative all’aborto”, iscritta all'Ordine del giorno del Consiglio regionale del Veneto per la seduta di domani. "Si tratta di una proposta - continua la deputata - per fortuna già bocciata dalla quinta commissione, che è sbagliata nel dettato normativo e nella cultura che la ispira. Non abbiamo bisogno di operatori ideologizzati che girino per i reparti di ginecologia a terrorizzare le donne sui rischi dell'aborto. Abbiamo, piuttosto, bisogno di informazioni e sostegni che puntino sull'autodeterminazione e sulla consapevolezza. La legge 194 è una normativa all'avanguardia, anche sul versante della prevenzione. Da quando esiste, il numero di interruzioni di gravidanza è diminuito, mentre sono aumentate assistenza e cultura della prevenzione. Il solo problema della 194 è la sua scarsa applicazione, vista la crisi dei consultori, i tagli ai fondi, l'aumento dell'obiezione di coscienza tra i medici. Attiviamo tutti gli strumenti per un'applicazione totale della legge, e utilizziamola per allargare la sfera di sostegno alle donne, anche alle immigrate, oggi tra le più esposte ai rischi della clandestinità". "La proposta di legge di iniziativa popolare - conclude l'on. Murer - che si discuterà nel Consiglio regionale del Veneto questa settimana è l'ennesimo tentativo di un ritorno al passato, che considera l'interruzione di gravidanza un terreno di scontro ideologico e non un tema di confronto sulla maternità consapevole, sulla salute della donna, sulla prevenzione, sul sostegno".

Non abortite per favore... Vi stanno raccontando menzogne..Guardate il video prima di fare qualsiasi scelta..Non è una favola..è un bambino!

Questo video è molto forte e strappa il cuore ma trasmette il senso dell'omicidio che state per compiere qualora decideste di abortire...Non è vero che il feto a due/tre mesi non è che un grumo di sangue...E' un bambino perfetto... Il video mostra le fasi di un aborto e mostra il tipo di assassinio che viene fatto..Non date retta a chi dice che non è niente...E' una bugia...

Cammino di fede...sentimenti post aborto...L'esperienza di Myra

martedì 17 luglio 2012

VESCOVO ARGENTINO BARGALLÒ FOTOGRAFATO AL MARE CON LA ''SUA'' DONNA E CHE POI HA DATO LE DIMISSIONI

Come celebrava la Messa? Maglietta e pantaloncini, cesti del pane e di frutta, palloncini, orchestrina con le chitarre... È proprio il caso di dire: dimmi come celebri e ti dirò chi sei di Mauro Faverzani È proprio vero, una volta di più si ha conferma di come "lex orandi lex credendi": i modi e le forme del pregare determinano cioè i contenuti del credere. La riprova la si è avuta col "caso" di mons. Fernando Maria Bargalló, il Vescovo della Diocesi di Merlo-Moreno e Presidente della Caritas per l'America Latina, di cui ha parlato la stampa internazionale, perché sorpreso da una televisione argentina assieme ad una donna su di una spiaggia caraibica in atteggiamenti decisamente imbarazzanti ed inopportuni. Prima un improbabile e goffo tentativo di autodifesa, poi le scuse, quindi la "confessione" davanti ai Sacerdoti della sua Diocesi, infine la notizia delle sue dimissioni nelle mani del Nunzio Apostolico, mons. Emil Paul Tscherring. Si credeva, così, di sapere tutto della vicenda. Invece non è così. Ciò che giornali, radio, tv, blog, siti Internet, agenzie non hanno valutato sono altre foto, dal contenuto per certi versi ancora più scandaloso di quelle che han fatto il giro del mondo. Ovvero quelle che ritraggono mons. Bargalló, mentre celebra la Santa Messa. Immagini, che purtroppo ben poco mantengono dei concetti di Sacro e di Mistero intrinseci al Sacrificio Eucaristico, lasciando immaginare più una tavola imbandita che altro, con tanto di sgargiante tovaglietta da picnic, cesti del pane e di frutta, probabilmente tracce di un estemporaneo offertorio, palloncini ed, alle spalle, l'orchestrina da balera con le immancabili chitarre. Sciatti, anzi praticamente inesistenti gli stessi abiti liturgici, la stola è l'unico segno che lascia intuire chi sia il sacerdote concelebrante, per il resto trasandato con indosso una polo grigia e pantaloni beige. Ora, alla luce di questa foto, risulta più semplice comprendere la deriva spirituale ed etica di certo clero, deriva che conduce anche ad "inciampi", come quello di cui tutti han parlato. Se non si ha rispetto nemmeno della Liturgia, che rappresenta il culmine della sacralità, figuriamoci di tutto il resto! Non a caso già l'allora Card. Ratzinger, nel libro-intervista “Rapporto sulla fede”, affermò: «Dietro ai modi diversi di concepire la liturgia ci sono modi diversi di concepire la Chiesa, dunque Dio e i rapporti dell'uomo con Lui». E in “La mia vita” si disse «convinto che la crisi ecclesiale, in cui oggi ci troviamo», dipenda «in gran parte dal crollo della liturgia». Qual è il problema? È molto chiaro: sta nel ritenere la liturgia frutto «della nostra fantasia, della nostra creatività», come scrisse ancora l'allora Card. Ratzinger in “Introduzione allo spirito della liturgia”, qualcosa di umano insomma, una sorta di «grido nel buio o una semplice autoconferma» comunitaria, che vorrebbe abbassare Dio al nostro livello, anziché far salire noi verso di Lui. Celebrazioni, quali quelle presiedute da mons. Bargalló, rendono evidente -purtroppo- tutto questo. E danno ragione a Benedetto XVI, quando nella lettera di accompagnamento al Motu Proprio “Summorum Pontificum”, ha denunciato chiaramente «deformazioni arbitrarie della Liturgia al limite del sopportabile».
Poi, però, tutti i nodi vengono al pettine. Fatti come quello di mons. Bargalló mostrano quali ricadute concrete abbia la sciatteria liturgica in termini di costumi morali e di pratiche pastorali. Il giornale argentino "Clarin" più volte aveva dato spazio alle posizioni moderniste e assurde del prelato, impegnato come Presidente della Caritas per l'America Latina a discettare di disuguaglianze sociali e di giustizia di classe. È lo stesso giornale che pochi giorni fa ha diffuso invece il nome della donna sorpresa con lui. Forse il Vescovo non avrebbe fatto male a dedicare più tempo alla preghiera e ad una celebrazione dignitosa della Santa Messa che ad assumere estemporanei ruoli da "sindacalista". Per non parlare d'altro. Insomma, davvero: dimmi come celebri e ti dirò chi sei.

lunedì 16 luglio 2012

Fermiamo i massacri dei cristiani..salviamo i nostri fratelli..

I cristiani sono i più perseguitati al mondo. Oggi su 100 persone che subiscono la violazione del diritto alla libertà religiosa, 75 sono cristiani. Si stima che complessivamente nel corso della Storia 70 milioni di cristiani sono stati martirizzati per la loro fede, di cui 45 milioni nel Ventesimo secolo. Ogni anno ci sono 105.000 nuovi martiri cristiani, un martire al minuto, ad opera di terroristi islamici, indù in India, comunisti in Cina, Corea del Nord e Vietnam. In parallelo i cristiani sono destinati a scomparire nei Paesi a maggioranza islamica. Alla vigilia della conquista araba e islamica nel Settimo secolo, i cristiani costituivano il 95% della popolazione della sponda Meridionale e Orientale del Mediterraneo. Oggi, con 12 milioni di fedeli, sono precipitati a meno del 6% e si prevede che nel 2020 si dimezzeranno ancora. Dalla prima guerra mondiale circa 10 milioni di cristiani sono stati costretti a emigrare dal Sud ed Est del Mediterraneo. Contemporaneamente gli ebrei sefarditi, originari dei Paesi arabi, che erano un milione prima della nascita dello Stato di Israele, si sono assottigliati a 5 mila. Fino all'indomani della Seconda guerra mondiale c'era un Paese, il Libano, e alcune città, tra cui Betlemme e Nazareth, a maggioranza cristiana. Oggi i cristiani sono minoranza ovunque. Il Libano, che dal 1840 ha registrato quattro guerre intestine a sfondo confessionale, ha visto il numero dei cristiani crollare dal 55% della popolazione dall'indipendenza nel 1932, a circa il 27% odierni. Con il risultato che rispetto al milione e mezzo di cristiani residenti in Libano, ci sono circa 6 milioni di cristiani profughi dispersi nel mondo. In Iraq da circa un milione e mezzo prima dell'inizio della guerra scatenata da Bush il 20 marzo 2003, i cristiani si sono ridotti a circa 450 mila, sopraffatti dal terrorismo di Al Qaeda che li massacra, costringe alle conversioni forzate o impone la fuga all'estero per aver salva la vita. Nei Territori palestinesi all'inizio dello scorso secolo i cristiani rappresentavano un quarto della popolazione araba; nel 1948 erano il 20%; con l'avvento al potere dell'Autorità nazionale palestinese di Yasser Arafat nel 1994 si registra la fuga di tre quarti dei cristiani, vittime di persecuzioni e del drastico calo del tenore di vita. Perfino nelle città sante cristiane sono diventati minoranza: a Betlemme erano l'85% della popolazione nel 1948, oggi sono solo il 12%; a Gerusalemme dal 53% della popolazione nel 1922, sono precipitati al 2%. In Sudan si è consumato un vero e proprio genocidio, con una sanguinosa guerra civile — scatenata dai regimi islamici di Khartum — che ha provocato l'eccidio di circa un milione e mezzo di cristiani e animisti, colpevoli di non sottomettersi alla sharia, la legge coranica. Così come fu genocidio il massacro di 1,5 milioni di cristiani armeni in Turchia (1915-1916), dove oggi non rimangono che circa 100 mila cristiani, in un clima di crescente intolleranza religiosa parallelamente all'islamizzazione della società operata dal governo islamico di Erdogan. Il 25 dicembre 2010 l'esercito turco usò la forza per interrompere la messa di Natale celebrata nei villaggi di Rizokarpaso e Ayia Triada per i 300 cristiani residenti nel settore settentrionale di Cipro settentrionale, occupato militarmente dalla Turchia dal 1974. In questa parte di Cipro le chiese sono state distrutte o trasformate in moschee. In Egitto i cristiani copti, la popolazione autoctona che non si è islamizzata e rappresentavano il 20 % della popolazione all'inizio dello scorso secolo. Oggi sono soltanto circa il 10% e subiscono una crescente discriminazione istituzionale e una serie di attentati terroristici contro le chiese e le loro proprietà. In Siria le comunità cristiane che rappresentavano circa un quarto della popolazione all'inizio dello scorso secolo, oggi sono calate a circa il 10%, pari a 2,5 milioni, a cui si devono aggiungere un milione e mezzo di cristiani fuggiti dall'Iraq. La loro sorte è destinata a peggiorare qualora dovessero avere il sopravvento e conquistare il potere gli islamici dei Fratelli Musulmani, dei Salafiti e di Al Qaeda che promuovono la rivolta contro il regime di Assad, sostenuti in modo cieco e folle dall'Occidente. In Nigeria si sta concentrando l'attività dei terroristi di Boko Haram legati ad Al Qaeda che ormai ogni domenica trasforma le chiese in luoghi di martirio, attaccandole con auto-bomba o terroristi suicidi. Sono circa 2 mila i morti accertati nell'ultimo anno, mentre decine di migliaia di cristiani sono stati costretti a fuggire dal Nord del Paese. In Somalia i terroristi islamici dei Shabab, legati ad Al Qaeda, hanno imposto la sharia e proibito qualsiasi pratica religiosa diversa dall'islam. I cristiani vengono uccisi e decapitati. In Pakistan la legge contro la blasfemia viene sfruttata per reprimere, espropriare i beni, incarcerare e condannare a morte i cristiani per il semplice fatto di essere cristiani, dove anche la pubblica professione di fede viene considerata come offensiva nei confronti dell'islam. Nel 2010 è stata condannata a morte per blasfemia Asia Bibi. Il 2 marzo 2011 è stato assassinato Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze. Nel suo testamento spirituale ha scritto: “Mi sono state proposte alte cariche al governo e mi è stato chiesto di abbandonare la mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa: «No, io voglio servire Gesù da uomo comune». Questa devozione mi rende felice. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora – in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan – Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese”. In Libia, grazie alla sedicente “Primavera araba”, il Paese si avvia a legittimare la sharia, la legge coranica, su cui convergono sia i Fratelli Musulmani sia i cosiddetti liberali, che vieta l'evangelizzazione, prevede la pena di morte per chi critica l'islam e l'apostata che si converte ad altra religione. Più in generale in tutti i Paesi a maggioranza islamica i cristiani sono vittime di vessazioni e discriminazioni. La conversione di musulmani al cristianesimo è considerata un crimine (apostasia) la cui pena è la morte. Ebbene è ora di dire basta alla discriminazione, persecuzione e stragi dei cristiani! E' ora di sostenere a viva voce il diritto alla vita, alla dignità, alla libertà religiosa dei cristiani! E' ora di fortificarci dentro, riscattando la certezza e l'orgoglio delle nostre radici giudaico-cristiane, della nostra fede cristiana, dei nostri valori non negoziabili, della nostra civiltà laica e liberale! Riflettiamo sulle dichiarazioni di monsignor Giuseppe Bernardini, rese in Vaticano il 13 ottobre 1999 quando era vescovo di Smirne, nel corso della seconda Assemblea speciale per l’Europa del Sinodo dei vescovi: “Durante un incontro ufficiale sul dialogo islamo-cristiano, un autorevole personaggio musulmano, rivolgendosi ai partecipanti cristiani, disse a un certo punto con calma e sicurezza: Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo”. Ora diciamo basta: noi non siamo una landa deserta e non vogliamo trasformarci in una terra di conquista dell'islam! Partecipiamo alla Manifestazione nazionale “Salviamo i cristiani” per salvaguardare dei valori assoluti e universali, la sacralità della vita, la dignità della persona, la libertà di scelta, che garantiscono tutti senza alcuna eccezione. E facciamo nostra la causa dei cristiani discriminati, perseguitati e massacrati perché sono i più deboli e i più dimenticati. La nostra battaglia a favore dei cristiani è anche una battaglia a difesa della nostra civiltà.