lunedì 31 marzo 2014

Un massacro fisico e spirituale contro Cristo e il Suo Popolo, nel silenzio di chi vede e non parla

Avrei voluto non commentare ed ammiccare un sorriso come tanti altri avranno fatto di fronte ad alcuni servizi passati sulle televisioni Mediaset la settimana scorsa. Ed invece eccomi qua corrucciata a confidare a lei il mio stato d'animo.
Le racconto i fatti. La settimana scorsa durante il TG5 delle 13 nella pagina culturale mi fermai attonita davanti allo schermo:la giornalista presentò con il sorriso sulle labbra un sedicente comico ( non ricordo per la verità il nome) che apriva il suo spettacolo teatrale a Milano. E fin qui non ci sarebbe stato niente di male, se nel corso dell'intervista l'attore o presunto tale tirava fuori battute blasfeme e irriverenti sulla Santa Eucarestia e sulla chiesa. Qualche giorno dopo invece la famosa trasmissione satirica Striscia La Notizia presentava un servizio dove un nuovo comico travestito e truccato da Sua Santità, Papa Francesco, girava come un bischero fra la gente raccontando amenità e stupidaggini. Arriviamo poi su Italia 1 intorno alle 22.00. Un tizio mascherato,  ci ha raccontato come fosse un guru, avvolto in un'aura di mistero, come la Pasqua cristiana festeggiando con conigli e uova di cioccolato non fosse che un derivato di una non meglio identificata religione pagana di origine sumera ( e mi fermo qui per non tirarla in lungo), non riuscendo il poveretto a distiguere l'aspetto commerciale che è stata affibbiato alla Pasqua e al Natale ( per non parlare della Festa dei Morti),  e quello religioso, basato sul racconto evangelico.
Non sto poi a dirle il mal di stomaco che mi è preso quando entrando al mattino in un bar per fare colazione, sentivo alla radio una specie di Santo Rosario storpiato per esaltare il rock e la sua musica. E' evidente ormai che è in corso una campagna distruttiva e denigratoria nei confronti della chiesa e della fede cattolica e quindi di Gesù Cristo. Ma quello che mi colpisce che tutto questo accada sotto gli occhi degli stessi cristiani forse rammolliti e ipnotizzati dalla tv e dai mass media. I musulmani per molto meno lanciano fatwa e gli ebrei si stracciano le vesti per giorni su giornali, radio, tv. I cattolici no. Modernisti, impauriti di essere tacciati di medievali, si aprono all'ecumenismo, al pauperismo, lasciano che i fondamenti del loro credo vengano massacrati, derisi, ironizzati, senza proferire parola. D'altra parte non si sente, se non ogni tanto un mormorio, una parola di rispetto, di stima, di compassione, di solidarietà  per quegli uomini e donne massacrati e torturati nel corpo e nello spirito nel mondo per la loro fede  cristiana dai musulmani e/o da appartenenti a varie sette africane e asiatiche, come accade per esempio in Siria. Resta quindi da chiedersi come possiamo pretendere di sentire delle parole decise proferite in difesa di Gesù Cristo, della Sua chiesa,  degli uomini e donne di buona volontà che costituiscono il Suo popolo, contro il massacro mediatico irrispettoso, trucido, maleodorante che sta accadendo intorno a noi. E mi viene in mente una domanda del Cristo: Quando tornerò troverò ancora Fede in questo mondo?

Lorenza Cordovani