Estratto da
Santo Rosario
meditato
di Padre Giulio Maria Scozzaro
Al Nome di Gesù tutti i diavoli
tremano, perché viene invocato Colui che li ha sconfitti, e tutto ciò che è
stato creato si inchina in atto di adorazione. Al Nome di Maria la rabbia dei
diavoli è maggiore, le loro bocche sbavano, la mente non capisce più niente, il
terrore li sconvolge, la furia che aumenta angosciosamente vorrebbe distruggere
ogni cosa per fuggire dal luogo dove si invoca il Nome di Maria o, peggio
ancora, dove è presente Maria.
I diavoli possono anche sopportare
la presenza di Gesù e pur sbraitando resistono, perché Egli è il Signore del
mondo, è il Creatore anche degli angeli decaduti, è Colui che li ha fatti
essere. Ma non possono accettare il pensiero di essere comandati e sempre
sconfitti da una Creatura, da una Donna di Nazareth.
Per natura anche gli angeli
decaduti sono superiori a tutte le altre creature, che hanno una natura umana e
non angelica. Ma la natura di Maria pur essendo sempre umana, è Immacolata,
ricolmata di Grazie fin dal primo istante del concepimento (ho trattato il
mistero dell’Immacolata Concezione nel libro “Maria Madre di
Dio”).
Quindi, dove si pronuncia il Nome
di Maria, tutti i diavoli vogliono fuggire, direi scomparire. In verità, anche
se per l’orgoglio i diavoli non si pentono della ribellione a Dio quando furono
creati, sicuramente vorrebbero scomparire dalla creazione per non patire più
terribilmente nell’inferno, e per tutta l’eternità.
Al Nome di Maria i diavoli perdono
potere, si riduce la loro forza e spesso sono costretti ad abbandonare luoghi e
persone che tormentano.
In ogni Ave, si ripete il
soavissimo Nome di Maria, che allieta il Paradiso, allevia e conforta il
Purgatorio e schiaccia l’inferno. “O
Maria, afferma Riccardo di San Vittore, il Padre Ti diede un Nome che dopo
quello di Gesù è superiore ad ogni altro nome, affinchè nel Tuo Nome ogni
ginocchio si pieghi in Cielo, in terra e nell’inferno”. E l’Abate Francone
continua: “Dopo quello di Tuo Figlio il
Cielo e la terra non conoscono altro nome così pieno di Grazia, di speranza e di
dolcezza”, perché, afferma Tommaso da Kempis, “i demoni temono
È vero, il Nome di Maria è terrore
per tutti i diavoli. Dice San Antonio da Padova: “Il Nome di Maria, come il Nome di Gesù, è
una gioia per il cuore, un favo di miele per la bocca, una deliziosa melodia per
l’orecchio”. “Il suo ricordo rallegra gli afflitti, riscalda i tiepidi e
richiama gli erranti sul sentiero della salvezza”, sostiene Landolfo di
Sassonia.
Diciamo con San Bonaventura: “Per l’onore del Tuo Nome, o Maria, nel
trapasso della mia anima vienimi incontro e accoglimi sulla soglia del Cielo”.
San Giovanni Eudes dice alla Madre di Dio: “Ave Maria, Figlia prediletta del Padre,
Madre del Divin Figlio, Sposa dello Spirito Santo, completamento
dell’augustissima Trinità”.
San Lorenzo da Brindisi dice che
sono dieci gli attributi del Nome di Maria: “Regina, Madre di misericordia, vita,
dolcezza, speranza nostra, Avvocata nostra, clemente, pietosa, dolce, Vergine,
occhi misericordiosi e Albero della Vita”.
“Maria, Nome dolcissimo, musica all’orecchio, conforto
al cuore, forza allo spirito affranto”,
sospirava Mons. Pullano. Il saluto dell’Angelo “Ave Maria piena di Grazia” esprime la
riabilitazione del genere umano, di cui una Figlia è sollevata alle più sublimi
altezze.
Si legge nella vita del Beato
Ermanno dei Premostratensi che quando egli recitava il Rosario con devota
attenzione, meditandone i misteri, la Madonna gli
appariva splendente di luce e di maestosa quanto incantevole bellezza. In
seguito la sua devozione s’era intiepidita, il Rosario era detto frettolosamente
e senza attenzione; allora la
Vergine gli si presentò con il volto rugoso, triste,
corrucciato. Ermanno si meravigliò per tale mutamento, ma la Madre di Dio gli disse: “Ti faccio vedere così come sono attualmente
nella tua anima, perché da tempo tu mi tratti da persona vile e spregevole.
Dov’è il tempo in cui mi salutavi con rispettoso riguardo nella considerazione
dei misteri e delle mie grandezze?”.
Ancora San Vincenzo dè Paoli: “Le Ave del Rosario sono tante rose, portate
dal Cielo sulla terra”. Afferma il grande apostolo del Rosario, San Luigi
Maria di Montfort: “L’Ave Maria ben detta
(con attenzione, devozione e modestia), secondo i Santi è il nemico che mette in
fuga il diavolo, è il martello che lo schiaccia, la santificazione e fecondità
dell’anima, la gioia degli Angeli, la melodia dei predestinati, il cantico del
Nuovo Testamento, la gloria della SS. Trinità, il piacere di Maria, un bacio
casto e amoroso che le si dà...”.
San Giovanni Bosco insegnava
sempre: “Il Rosario è una
continuazione di Ave Maria, con le quali si possono battere, vincere,
distruggere tutti i demoni dell’inferno”. Non ha mai smesso Suor
Lucia di Fatima di ripetere, che tutto si “risolve con il
Rosario”.
Se la Madonna recita con noi il
Santo Rosario rimanendo vicina ad ognuno di noi, quando invochiamo di continuo
il suo Nome, il nostro buon Angelo Custode sta sempre accanto a noi e dolcemente
ci guarda e ascolta, volendo fare anche Lui una Corona di Rose con le nostre Ave
Maria per offrirla a Gesù e a Maria; mentre il diavolo, pure sempre accanto, ma
dall’altra parte, tenta spesso di distrarci, o cerca di raccogliere le rose
appassite, cioè, quelle Ave Maria recitate da noi senza amore e devozione, per
portarle a Maria gloriandosi che i suoi consacrati, Le offrono rose secche. Non
avvenga mai questo, non diamo occasione al diavolo di alzare la cresta su di
noi, a causa del nostro mancato fervore.
“Tutto ciò che vuoi offrire a Dio affidalo a Maria, se
non vuoi subire un rifiuto”, sentenzia
San Bernardo.
Invochiamo il Nome di Maria molte
volte nella giornata, anche solo per lodare, ringraziare ed onorare questa dolce
Madre. Invochiamo questo Nome per essere aiutati nelle tentazioni, per ricevere
aiuti e Grazie, anche per richiamare alla mente il Nome più dolce dopo quello di
Gesù.
Il Nome di Maria sia sempre nella nostra mente, nel
nostro cuore, sulle nostre labbra.
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